Chiude in utile Hi-Lex Italia,
azienda con sede a Chiavari specializzata in alzacristalli,
moduli porta e cavi di controllo per l'industria
automobilistica. Il 2022 è stato un anno particolarmente
complicato: iniziato con una vertenza sindacale che ha
riguardato una ventina di lavoratori a rischio esubero sugli
strascichi della crisi Covid e la crisi del comparto
dell'automotive, Hi-Lex è riuscita a risollevarsi nel secondo
semestre con alcune commesse importanti che hanno consentito di
chiudere il bilancio a +243 mila euro, con un valore di
produzione che ha superato il 53 milioni di euro e un incremento
di fatturato del 9%.
"La nostra performance è tra le migliori dell'intero gruppo
Hi-Lex" - commenta il ceo dello stabilimento italiano della
multinazionale giapponese Paolo Pajardi -. Il fatto che il
mercato post covid abbia evidenziato ulteriori elementi di
difficoltà dà ancora più valore al risultato ottenuto, merito
del lavoro, delle competenze e dell'impegno di tutti i
dipendenti". Pajardi ricorda come questo risultato sia legato
anche agli investimenti fatti proprio nel 2022 dall'azienda che
ha destinato 1.8 milioni di euro in diverse iniziative tra le
quali emergono le nuove linee di produzione e la climatizzazione
delle aree di lavoro. "Le difficoltà e le incertezze rimangono -
ha concluso Pajardi -, legate soprattutto alla carenza di
microchip, ma in termini di fatturato il nuovo anno è iniziato
in modo positivo se paragonato allo stesso periodo del 2022".
Hi-Lex Italy è fornitore di alcuni tra i più importanti
produttori di automobili come Alfa Romeo, Audi, BMW, Ferrari,
Fiat, Jeep, Lamborghini, Lancia, Maserati. Nel mese di dicembre
anche Aston Martin ha scelto per la prima volta di affidarsi
alla tecnologia dello stabilimento italiano.
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