Stellantis raddoppia sulle forniture di litio per le auto a batteria negli Usa. Il gruppo automobilistico guidato da Carlos Tavares ha siglato un nuovo accordo con Controlled Thermal Resources (Ctr) sul modello di quello già sottoscritto nel giugno del 2021, per portare la fornitura annua del metallo che compone le batterie di ultima generazione da 25mila a 65mila tonnellate annue. Per farlo ha messo sul piatto un investimento di "oltre 100 milioni di dollari" (91,89 milioni di euro), ampliando l'accordo decennale con l'azienda californiana. Quest'ultima sta realizzando il progetto 'Hell's Kitchen' sul Lago Salton nella contea di Imperial (Usa), che prevede l'estrazione di litio da salamoie geotermali, utilizzando energia da fonti rinnovabili e vapore per ottenere prodotti per batterie "realmente verdi" attraverso un "processo totalmente integrato". Un progetto che guarda all'ambiente, poiché "elimina la necessità di bacini di evaporazione delle salamoie, di miniere a cielo aperto e l'utilizzo di combustibili fossili per il trattamento del litio". "La nostra spinta alla decarbonizzazione - sottolinea l'amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares - è leader nel settore e si fonda su sistemi produttivi a basse emissioni e su una filiera sostenibile per la realizzazione dei nostri veicoli elettrici". "Il recente accordo con Ctr - aggiunge - è un elemento importante del nostro impegno a favore dei clienti e del pianeta, nel percorso da noi intrapreso per offrire una mobilità pulita, sicura e accessibile in Nord America". Per raggiungere gli obiettivi del piano strategico 'Dare Forward 2030' Stellantis si sta assicurando circa 400 GWh di capacità di batterie, con il supporto di 6 impianti di produzione di accumulatori in Nord America e in Europa. L'obiettivo del gruppo è "diventare un'azienda a zero emissioni di anidride carbonica entro il 2038, con una compensazione percentuale a una cifra delle emissioni rimanenti". Hell's Kitchen sarà in grado di produrre fino a 300mila tonnellate di carbonato di litio equivalente all'anno, iniziando le consegne nel 2027, per consentire ai veicoli a batteria di Stellantis di accedere agli incentivi previsti dall''Inflation Reduction Act' (Ira) americano. Con il progetto Ctr prevede di creare 480 posti di lavoro tramite accordi dedicati e fino a 940 posti a pieno regime. A fine 2021 Stellantis aveva annunciato un accordo di fornitura simile con l'australiana Vulcan Energy a supporto della produzione dei propri veicoli in Europa.
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