Una Ferrari elettrica è "un'altra
grande opportunità, non è un obbligo né un rischio. Inventare è
creare emozioni. Se ci volessero criticare potrebbero dire:
'Perché non avete ancora prodotto un'elettrica?'. Ci siamo presi
del tempo per fare la migliore elettrica possibile". Lo spiega
John Elkann, presidente della Ferrari, in un'intervista al
Corriere della Sera.
"Chi sarà al volante della nostra elettrica proverà emozioni
altrettanto forti, in modo diverso. Anche il silenzio della
natura può dare sensazioni forti, come nella vela", prosegue.
In Italia e non solo c'è ancora dello scetticismo sulle auto
elettriche. "Esco un attimo dal pianeta Ferrari: da qui al 2030
avremo vetture elettriche molto meno care, e quando arriverà
quel momento non ci porremo neanche il problema della scelta -
spiega Elkann -. Tornando alla Ferrari: non ci sogneremo mai di
togliere il motore dodici cilindri a chi lo vuole".
Sempre sul tema dell'ambiente la scorsa settimana è stato
inaugurato il nuovo stabilimento L'E-building, "la sintesi di un
impegno che riguarda insieme le persone, la tecnologia e
l'ambiente. Anche grazie ai suoi 3.000 pannelli solari, entro la
fine dell'anno sarà interamente alimentato da energia
rinnovabile, avvicinandoci a un obiettivo importante - conclude
- creare auto straordinarie nel rispetto dell'ambiente, che
portano nel mondo l'eccellenza italiana a partire da qui, a
Maranello. Per questo stiamo rafforzando l'impegno che ci lega
al nostro territorio, collaborando con la scuola fondata da Enzo
Ferrari, l'istituto che porta il nome di suo figlio Dino".
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