Nell'aftermarket l'intelligenza artificiale (IA) può essere utilizzata per diagnosi avanzate. Lo si fa al momento di entrare in officina o semplicemente interfacciandosi via web con le strutture e le piattaforme esterne.
Se ne è parlato al secondo degli Autopromotec Talks in programma per accompagnare addetti ai lavori, esperti e stakholder all'appuntamento del maggio 2025 quando a Bologna di aprirà il grande evento internazionale dedicato al mondo della manutenzione, della riparazione e dell'aftermarket.
Come ha spiegato Franco Benati, sales manager di Sipav, azienda del Gruppo CEMB, analizzando i dati del veicolo c'è l'opportunità di identificare problemi che potrebbero non essere rilevati da strumenti tradizionali. Questo permette di identificare guasti più velocemente e con maggiore precisione.
Un processo innovativo - ha detto Benati - in cui "l'uomo non perde la sua centralità". Come dell'accettazione delle auto in officina per manutenzione o riparazioni, in cui l'operazione sarà eseguita da un robot ma sempre a supporto dell'accettatore umano.
Oggi nella fase di accettazione si utilizzano strumentazioni che, sotto la supervisione dell'accettatore, verificano ogni parametro fondamentale per la sicurezza e l'efficienza del mezzo,.
Ma con la diffusione dell'IA "non è fantascienza immaginare che un robot con una semplice scansione della targa, possa raccogliere tutte le informazioni e che il ruolo dell'accettatore possa così trasformarsi da operatore tecnico a un programmatore e gestore di dati".
Una nuova figura professionale, un esperto capace di interpretare risultati complessi, configurare il sistema e, soprattutto, creare una relazione di fiducia con il cliente.
Con il compito principale di comunicare con chiarezza i risultati dell'analisi, spiegare le necessità di intervento e garantire un'esperienza di accoglienza impeccabile.
Una rivoluzione tecnologica e umana - ha concluso Benati - che promette non solo maggiore efficienza e precisione, ma anche una rinnovata centralità del rapporto umano nell'era digitale.
"L'officina di domani non sarà solo più intelligente. Sarà più vicina al cliente, con un servizio al passo con i tempi".
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