Secondo le stime preliminari della China Passenger Car Association (CPCA) le vendite di veicoli a nuova energia (NEV) raggiugeranno circa 1,4 milioni di unità nel solo mese di dicembre, con un tasso di penetrazione del 51,9%.
Sempre a dicembre è stimato che le immatricolazioni complessive di veicoli passeggeri in Cina potranno raggiungere circa 2,7 milioni di unità a dicembre 2024, riflettendo una crescita annua del 14,8% e un aumento mensile dell'11,4%.
Il boom di fine anno è sintetizzato in un dato: 62.700 immatricolazioni al giorno nella prima settimana di dicembre. Il mercato delle auto a nuova energia (Nev) in Cina è dunque cresciuto del 32,1% anno su anno e del 10,6% mese su mese.
Lo slancio del mercato - ben diverso dalla situazione europea - era continuato nella seconda settimana di questo mese. I dati CPCA evidenziano con vendite giornaliere medie di 83.000 unità.
L'incremento è dunque salito al 35,5% anno su anno e al 16,5% rispetto al mese precedente.
Per la terza settimana di dicembre la China Passenger Car Association prevede il proseguimento di questa tendenza al rialzo, con vendite al dettaglio giornaliere stimate di 91.400 unità (+16,4% anno su anno e +19,8% mese su mese).
L'effetto della programmata scadenza di fine anno dei sussidi per il rinnovo e la permuta dei veicoli ha fatto mutare l'atteggiamento dei consumatori nei confronti degli acquisti prima rispetto agli anni precedenti.
Di conseguenza, CPCA prevede che le vendite giornaliere della quarta settimana di dicembre saranno in media di 108.600 unità, valore elevato in termini assoluti, ma in leggero calo (-1,7% anno su anno e - 5,8% mese su mese) rispetto a ciò che accadeva negli anni precedenti.
Secondo la China Passenger Car Association questo forte avvio del mercato automobilistico di dicembre è in parte attribuibile - insieme alla fine degli incentivi - ai produttori che intensificano gli sforzi per raggiungere gli obiettivi annuali con l'avvicinarsi della fine dell'anno. Inoltre, con la festività del Capodanno cinese del 2025 che cade a fine gennaio, alcuni acquisti pre-festivi sono stati anticipati a dicembre, stimolando ulteriormente la domanda in questo mese.
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