"Ansia da ricarica": è così che in molti ormai definiscono quel timore che fa tremare i proprietari di auto elettriche al pensiero di non riuscire a trovare una colonnina disponibile quando la percentuale di batteria si abbassa e scende sotto le due cifre (ma anche prima). Ed è anche uno dei motivi che frenano molti dall'acquisto di un veicolo a batteria. Il numero di colonnine in Italia e nel resto del continente, però, sta aumentando. Promette di crescere anche quello della rete di Free to X, la società controllata al 100% da Autostrade per l'Italia di cui Mobilize - marca del Gruppo Renault che gestisce 800mila punti di carica in tutta Europa - acquisirà una "significativa quota di partecipazione".
L'obiettivo dichiarato è quello di ampliare il numero di colonnine di ricarica rapida per le auto elettriche, portandole anche in "località rilevanti", fuori dalle autostrade.
D'altronde, l'attuale rete della filiale di Aspi comprende oltre un centinaio di stazioni di ricarica che erogano fino a 400 kW di potenza, a disposizione di tutti i fornitori di servizi di mobilità e con una distanza media di circa 50 km tra una e l'altra, oltre i target europei. Ma che si trovano principalmente lungo le autostrade. Su queste, Aspi intende mantenere il controllo in qualità di Charging Point Operator, mentre opererà a supporto di Mobilize per la crescita delle attività fuori dalla rete autostradale in gestione. Il perfezionamento dell'operazione è soggetto all'ottenimento di tutte le necessarie autorizzazioni. Free to X è nata nel 2021 per volere dell'ad di Aspi, Roberto Tomasi, con il piano di ampliare il Gruppo trasformandolo in un operatore integrato della mobilità - insieme a Movyon per monitoraggio e gestione della mobilità smart, Tecne per l'ingegneria, Amplia per le costruzioni - ed oggi è leader delle infrastrutture elettriche in autostrada.
"Collaborando con Free To X - ha spiegato Gianluca De Ficchy, ceo di Mobilize - non solo miglioriamo l'infrastruttura di ricarica italiana, ma ci allineiamo anche alle nostre ambizioni strategiche di creare una solida rete di ricarica rapida in tutta Europa". Obiettivo ribadito dal suo omologo di Free To X, Giorgio Moroni, che ha parlato di un'opportunità "per fornire soluzioni di ricarica veloci e super veloci per i viaggiatori, incentivandone la crescita anche fuori dalla rete autostradale".
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