ROMA - Con una recente sentenza Il TAR della Toscana conferma che per essere sottoposti alla procedura di revisione della patente e, quindi, rischiare di perderla basta commettere un banale incidente, anche senza feriti e senza che vi siano infrazioni contestate a carico dell'automobilista. Con il pronunciamento numero 681 del 12 aprile, pubblicato il 12 maggio 2017, il Tribunale amministrativo regionale ha infatti respinto il ricorso di un automobilista contro il provvedimento di revisione proposto dalla Motorizzazione Civile di Pisa in seguito all'investimento di un pedone, senza conseguenze fisiche per quest'ultimo. Nel caso in oggetto il pedone era sceso improvvisamente dal marciapiede e i Carabinieri, chiamati dallo stesso automobilista per verificare l'accaduto, non gli avevano contestato alcuna infrazione.
Il collegio di Firenze, confermando recenti orientamenti analoghi del TAR Venezia III (9 gennaio 2017 n. 9) e del TAR Piemonte II (15 novembre 2016 n. 1411), ha chiarito: ''i provvedimenti di revisione della patente di guida non presuppongono l'accertamento di una violazione delle norme sul traffico o di quelle penali o civili, ma sono adottati in dipendenza di qualunque episodio che giustifichi un ragionevole dubbio sulla persistenza dell'idoneità psicofisica o tecnica alla conduzione dei veicoli a motore''. Per questo motivo - si legge sempre nella sentenza - è ''irrilevante la circostanza che i Carabinieri, intervenuti sul posto del sinistro, non abbiano elevato alcuna sanzione a carico del ricorrente mentre l'investimento di un pedone può logicamente fondare tale dubbio''.
In questo caso, quindi, l'automobilista dovrà sottoporsi alla revisione della patente, con un nuovo esame di teoria e di pratica, procedura che normalmente scatta quando vengono persi tutti i punti della licenza di guida.
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