Confindustria Ancma, associazione che riunisce i costruttori di moto, e Federazione Motociclistica Italiana prendono posizione contro i contenuti del Decreto da poco pubblicato in Gazzetta ufficiale, che vieterebbe la viabilità forestale e silvo-pastorale al transito ordinario. E lo fanno, insieme, al termine di un anno che ha paradossalmente visto trionfare i piloti italiani proprio nella più importante manifestazione sportiva off-road a livello internazionale, la Sei Giorni di Enduro ospitata nelle colline dell'Oltrepò pavese.
"Si tratta di una norma miope, che può creare potenzialmente un grave danno economico al mercato, all'intera filiera, alle attività ludiche e sportive e a quelle legate all'accoglienza e al turismo - si legge in un comunicato diffuso dai due attori del mondo motociclistico -. Inoltre, nel decreto vi sono profili di incostituzionalità, perché manca evidentemente il bilanciamento degli interessi in gioco e di diritti costituzionali come la libera circolazione, il diritto alla libera iniziativa economica e quello di svolgere attività sportiva e ricreativa".
Ancma e Fmi, in attesa di ulteriori iniziative, hanno attivato in queste ore un'interlocuzione con il governo, al fine di ottenere chiarimenti ed una correzione delle disposizioni contenute nel Decreto.
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