Il Governo francese, che non ha modificato la roadmap verso lo stop alla omologazione di veicoli con emissioni diverse da zero, ha intanto annunciato un giro di vite nei confronti delle auto tradizionali con motore benzina e diesel.
Queste nuove misure sono state decise tre mesi dopo, la presentazione della legge finanziaria per il 2024 e si inseriscono nel quadro del piano di sobrietà energetica del Governo, che incentiva anche la pratica del car pooling e di altri provvedimenti per rendere la guida più ecologica. Un nuovo 'malus' - cioè una tassazione sulla base del peso dei veicoli nuovi benzina o diesel con massa superiore a 1.800 kg - era stato introdotto il primo gennaio 2022, ma per il prossimo anno il Governo ha deciso di abbassare la soglia di 'esenzione' dalla tassa sulle masse in ordine di marcia (Tmom) a 1.600 kg.
Inoltre al superamento di questo peso l'imposta sarà progressiva: da 1.600 a 1.799 kg 10 euro per ogni kg oltre il limite; da 1.800 a 1.899 kg 15 euro; da 1.900 a 1.999 kg 20 euro; da 2.000 a 2.100 kg 25 euro e oltre 2.100 kg 30 euro.
Ma non è tutto: dal 1° gennaio 2025 verranno tassati in base alla loro massa in ordine di marcia anche i veicoli ibridi plug-in che fino saranno risparmiati. Quelli con un'autonomia superiore a 50 km avranno diritto a una riduzione. In questo caso sarà possibile togliere 200 kg dal peso entro il limite del 15% di questo stesso valore.
Prendendo ad esempio un suv ibrido plug-in da 2.000 kg - con più di 50 kg di autonomia elettrica - il proprietario potrà avere una franchigia di 200 kg. Il suo peso sarà quindi di 1.800 kg, che corrispondono a 3.000 euro di sovratassa.
Ma la sanzione sul peso potrà essere combinata con quella sulla CO2 (la cui tassa partirà da 118 g/km di CO2 in su) ma - con grade liberalità - il Governo francese ha stabilito che questa somma non potrà superare il tetto del 'malus' per la CO2, fissato a 60mila euro aumentato rispetto al limite di 50mila euro nel 2023.
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