Martedì 16 gennaio entrano in vigore le ordinanze che istituiscono a Bologna il limite di velocità di 30 km/h e partirà anche il piano dei controlli. Ogni giorno, spiega il Comune, circa sei pattuglie (operanti su turni durante la giornata) saranno impegnate in tutti i quartieri della città, soprattutto sulle strade che passano a 30 km/h, ma proseguendo anche su alcune direttrici che restano a 50 km/h.
Le strade a 30 km/h interessate in via prioritaria dai controlli a rotazione sono quelle più vissute dalle persone, dove ci sono scuole, mercati e negozi di vicinato, ospedali, case di cura e della salute, parchi e giardini, case di quartiere, impianti sportivi. Inoltre altre 15 scuole saranno presidiate da vigili e assistenti pedonali per aiutare studenti e famiglie negli attraversamenti in sicurezza.
Esordiranno gli 'infovelox', pannelli luminosi mobili acquistati dall'Amministrazione che non fanno multe ma segnalano in tempo reale la velocità effettiva dei veicoli in transito, evidenziando in verde le velocità che rispettano i 30 km/h e in rosso quelle che li superano. Le pattuglie li collocheranno in prossimità dei posti di controllo e fermeranno i conducenti che non rispettano il limite. Le pattuglie avranno a disposizione in alcuni casi anche i telelaser: con questi dispositivi, segnalati con un cartello 80 metri prima, saranno accertate e sanzionate a le violazioni dei limiti massimi di velocità. La multa scatta dai 36 km/h nelle strade in cui il limite è dei 30 e dai 56 km/h nelle strade in cui il limite è dei 50.
L'obiettivo principale dei controlli, spiega il Comune, "è sensibilizzare la città, perché solo con un cambio culturale dell'utilizzo della strada sarà possibile realizzare la Città 30, e salvare vite".
Da martedì a Bologna si dovrà viaggiare a 30 km orari ma "è difficile che si possano rispettare. È giusto controllare la velocità, ma bisogna sempre dare delle regole che siano rispettabili". Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel corso di un incontro di Forza Italia a Bologna. "Dare la regola dei 30 km orari significa che nessuno farà 30 km orari e tutti violeranno le regole - prosegue Tajani - . Forse era meglio essere più severi sul rispetto dei 50 km orari".
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