"Apprezziamo alcune modifiche
introdotte nel Codice della strada, ma è urgente intervenire, in
particolare sulla questione dell'omologazione degli autovelox,
la regolamentazione della sosta in area urbana e le corsie
ciclabili": lo ha affermato Marco Granelli, assessore alla
Sicurezza e alla Protezione Civile del Comune di Milano,
rappresentando l'Anci in un'audizione in Commissione Ambiente
del Senato nell'ambito dell'esame del disegno di legge sulla
Riforma del Codice della strada. Granelli ha auspicato "la
immediata risoluzione dell'annoso problema della omologazione
degli autovelox legato alla mancata emanazione da parte del
Ministero dei Trasporti di un regolamento specifico per
l'omologazione dei dispositivi automatici di controllo della
velocità". Questa situazione, ha aggiunto, "sta creando
incertezza e motivi di contenzioso, da ultimo a seguito
dell'ordinanza 10505/2024 della Corte di cassazione", che rileva
come gli autovelox debbano essere in ogni caso omologati. "Il
ministero aveva proposto una modifica contenuta nel Ddl che però
la Camera dei deputati in prima lettura ha bocciato. Come Anci
chiediamo che si ripristini la norma proposta dallo stesso
ministero oppure che si proceda velocemente ad emanare le
direttive utili ad omologare gli autovelox". Sulle piste
ciclabili, invece, il testo del Codice ha abolito alcune norme
in vigore dal 2020 e che "avevano consentito ai Comuni di
realizzare centinaia di chilometri di corsie ciclabili anche in
segnaletica". Tutto questo "aveva permesso di mettere a
disposizione subito una protezione migliore rispetto alla totale
assenza di percorsi protetti, da migliorare in seguito con
interventi strutturali". Da qui la richiesta di Anci di lasciare
invariate le norme, "salvaguardando gli investimenti realizzati
in questi anni, anche con l'utilizzo di risorse ministeriali".
Infine il tema della sosta regolamentata, che il Ddl all'esame
del Senato prevede di intervenire sulle tariffe della sosta "che
riteniamo materia estranea al Codice della strada oltre che di
difficile attuazione considerata la previsione di un decreto del
ministero dei Trasporti che dovrebbe stabilire tariffe valide su
tutto il territorio nazionale". Al contrario, conclude Granelli,
"visto che il panorama dei Comuni è estremamente diversificato,
riteniamo più opportuno prevedere linee guida nazionali che sono
sì omogenee ma che allo stesso tempo rispettano l'autonomia e la
specificità dei singoli comuni".
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