/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Bozza della maggioranza, 'rivedere il green deal sull'auto'

Bozza della maggioranza, 'rivedere il green deal sull'auto'

Allo studio mozione a sostegno della proposta del governo

ROMA, 24 settembre 2024, 13:16

Redazione ANSA

ANSACheck
- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA

È allo studio della maggioranza una mozione parlamentare che impegna il Governo ad avanzare una proposta in sede europea per "rivedere da subito il percorso del green deal" a partire dal settore auto. Una bozza del testo, letta dall'ANSA, rilancia il piano del ministro delle Imprese, Adolfo Urso, e chiede di anticipare la revisione del regolamento Ue sui veicoli leggeri all'inizio del 2025. Chiede poi di convocare i vertici di Stellantis per "chiarire i termini" del loro piano industriale in Italia. Nella mozione è scritto che l'obiettivo europeo di ridurre entro il 2025 l'impronta di CO2 delle flotte di veicoli del 19% rispetto al periodo 2020/2024 e di azzerarle nel 2035 è "pressoché irraggiungibile per tutti i produttori europei". Le sanzioni complessive da pagare per le aziende, già nel 2025, sono stimate tra 7,5 e 15 miliardi di euro. La mozione chiede, tra l'altro, di promuovere la transizione del settore non solo verso l'elettrico, ma anche verso carburanti di nuova generazione come gli e-fuel, i biocarburanti e l'idrogeno e di istituire un Fondo con risorse comuni finalizzato a supportare la transizione. 

 I dieci punti elencati nella mozione fanno riferimento al Rapporto sulla competitività di Mario Draghi che, secondo la bozza, "conferma quel che il governo italiano ha sempre evidenziato".
Rispetto a Stellantis, viene richiesto che il gruppo comunichi i dati dei dipendenti fuoriusciti con dimissioni incentivate, "così da poter chiedere il reintegro almeno in parte dei lavoratori licenziati" e al governo di sollecitare il gruppo a "mantenere gli impegni presi" monitorando il progetto di Acc per la gigafactory di Termoli.
La bozza fa riferimento inoltre all'opposizione del ceo di Stellantis alla proposta di posticipare al 2027 i limiti di emissioni previsti per il 2025 "nonostante la performance estremamente negativa della casa" e cita simulazioni secondo le quali il gruppo "dovrebbe avere una quota di vendite" di auto elettriche (Bev e plug-in) del 26%, ma lo scorso anno non è arrivata al 18 e ora è al 13%.
La bozza chiede infine aggiornamenti sui memorandum of understanding con il ministero dell'Industria cinese e con le diverse case automobilistiche per avere altri produttori in Italia. 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza