È degna delle indagini di Sherlock Holmes la storia di una Range Rover del 2004, peraltro in perfette condizioni, che da molti è ritenuta di proprietà della Regina Elisabetta II, e che qualche giorno fa è stata però venduta (o meglio svenduta) dalla Case d'aste Historics ad una cifra di 5.000 mila sterline sotto alla stima.
Identificata con il numero di telaio SALLMAMA34A159508, questa Range Rover è senza dubbio un vero pezzo unico, realizzato su richiesta dal reparto SVO (Special Vehicle Operations) di Jaguar Land Rover. Ma il prezzo di assegnazione - 33mila sterline invece delle 38 indicate - sembrerebbe confermare i dubbi di una parte di esperti britannici in Royal Cars che non hanno trovato riscontro fra gli elenchi dei veicoli in uso alla famiglia reale e la targa BN04 EPU.
La fazione degli oltranzisti favorevoli alla attribuzione 'regale' ritiene invece che questa Range Rover sia proprio quella originariamente trasferita in carico alla Crown Estate nel 2004 per essere utilizzata per 15 nni dalla Regina e dal Principe Filippo a Londra e Balmoral.
Una destinazione che spiegherebbe molte delle caratteristiche uniche di questo esemplare, come (lo si ricava dal contratto 34319) che indicava nelle specifiche la griglia anteriore con luci blu nascoste, il gruppo interruttori per queste luci, i coprisedili anteriori e posteriori, la griglia di protezione per cani con relativo tappetino per vano di carico, il gradini laterali e i paraspruzzi estesi.
Tutte queste particolarità si aggiungono alle opzioni di fabbrica dell'auto - come si legge nel certificato del British Motor Heritage Trust - e includono i sedili anteriori e posteriori riscaldabili, il blocco delle porte senza azionamento con frequenza Ultra-wideband (Uwb) che è intercettabile, i vetri tutti oscurati e verniciatura in Epson Green con interni Oxford Leather color sabbia.
A favore della fazione dei negazionisti gioca però l'assenza di un documento che certifichi l'intestazione del primo proprietario della car history della Range targata BN04 EPU.
Risulta solo che l'auto era stata fornita nel maggio del 2004 da Svo a un codice rivenditore quasi del tutto sconosciuto, Exel AMS (che sembrerebbe riferirsi ad una concessionaria Ford di St Neots , nel Cambridgeshire) ma per il quale lo stesso British Motor Heritage Trust non è riuscito a rintracciare dettagli.
È vero che esistono due lettere che testimoniano che nel luglio 2004 l'auto fu inviata alla Stratstone Land Rover Mayfair (Londra) per un richiamo in garanzia e una simile per altro richiamo in garanzia presso la Peter Vardy Land Rover Aberdeen (in Scozia) che è un dealer Land Rover a sole 50 miglia dalla Balmoral Estate. Ma questo, secondo i negazionisti, non precisa nulla.
Ecco però un doppio colpo di scena degno dell'esclamazione Elementare, Watson. Dai carteggi e dell'esame dell'auto si scopre infatti che nel 2019 - al momento della rivendita della Range Rover, periodo che corrisponderebbe proprio a quello di utilizzo da parte della Regina - il reparto Special Vehicle Operations comunica al nuovo acquirente che "la griglia con le luci blu e il relativo impianto sono stati rimossi prima della vendita". E dal controllo della carrozzeria si scoprono due stuccature ben nascoste dal ritocco in Epson Green. Una potrebbe corrispondere al foro dell'antenna per il sistema di comunicazione della Regina. E l'altro corrisponde esattamente al punto in cui era montata la mascotte del Labrador, un vezzo di Elisabetta II.
Non ci sarebbe dunque da meravigliarsi se dopo l'affare fatto all'asta di Historics Auctioneers tenuta a Windsorview Lakes, il nuovo proprietario - in possesso di qualche immagine in più o di altri documenti che attestano il prolungato uso da parte della Royal Family - decidesse di rimetterla sul mercato chiedendo magari 50mila sterline in più.
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