A Cagli, una cittadina di poco più
di 8.600 abitanti in provincia di Pesaro Urbino, un autovelox
posizionato dal Comune in semicurva lungo la Flaminia, tarato a
70 km/h, ha mietuto 60mila verbali in un 11 mesi del 2022, con
multe pari a 3,15 milioni di euro, il doppio di quelle elevate
ad Ancona, e quasi pari a Bologna.
La circostanza è stata anticipata da un'inchiesta del Resto
del Carlino. L'autovelox non ha funzionato tra luglio e agosto
dello scorso anno, a causa di un atto vandalico: qualcuno aveva
divelto i cartelli indicatori posti a 150 metri, rendendo nulle
le multe. A Cagli, una volta risistemata la cartellonistica, lo
strumento aveva invece ripreso a macinare multe: una pioggia di
soldi che il Comune non immaginava.
"Ci asfaltiamo le strade e abbiamo messo in sicurezza quel
tratto di Flaminia - dice l'assessore al bilancio Domenico
Panichi. L'autovelox ci garantisce un terzo di tutti i nostri
introiti". Solo nel 2019 era finito in disavanzo tecnico per
608mila euro da risanare, dopo una trattativa con lo Stato, in
16 anni; il tutto è già ripagato ampiamente ripagato con l'utile
d'esercizio 2022 per circa 2 milioni. "Ci penso anche di notte
all'autovelox - ammette il sindaco Alberto Alessandri - ma se la
gente va forte non è colpa del Comune. Siamo in regola con la
legge. L'autovelox è in funzione ma nei primi del 2023 starebbe
produrrebbe meno verbali anche se il Comune ha indetto una nuova
gara d'appalto, causa l'impennata degli incassi.
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