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Addio a Roberto Colaninno, da Olivetti a Piaggio

Addio a Roberto Colaninno, da Olivetti a Piaggio

Da 50 anni sul panorama industriale. Riuscì a scalare Telecom

19 agosto 2023, 19:08

Redazione ANSA

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Una foto di Roberto Colaninno (ufficio stampa della Piaggio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Una foto di Roberto Colaninno  (ufficio stampa della Piaggio) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Una foto di Roberto Colaninno (ufficio stampa della Piaggio) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Addio a Roberto Colaninno, uno degli imprenditori protagonisti dell'industria italiana ed attualmente presidente di Immsi, la finanziaria di famiglia, e presidente e amministratore delegato di Piaggio. Ottanta anni appena compiuti, il 16 agosto, sposato, padre di Matteo e Michele, quest'ultimo amministratore delegato e direttore generale di Immsi, Roberto Colaninno aveva conseguito il diploma di ragioniere e da mezzo secolo era al centro della scena imprenditoriale italiana.
L'imprenditore, la cui famiglia era originaria di Acquaviva delle Fonti, da tempo ormai viveva a Mantova. La sua carriera inizia nel 1969 alla Fiaam Filter, azienda italiana di componenti per auto con sede a Mantova, di cui diviene amministratore delegato. Nel 1981 fonda la Sogefi, società di componentistica meccanica, con sede a Mantova, entrata ben presto nell'orbita della Cir dell'ingegner Carlo De Benedetti.
Nel 1995 è amministratore delegato di Olivetti nel momento della massima crisi dell'azienda. In quegli anni Colaninno annuncia che bisogna uscire dall'informatica e trasforma l'azienda in una holding di telecomunicazioni. Nel 1998 vende per oltre 7 miliardi di euro anche Omnitel, all'epoca secondo gestore nazionale dei cellulari.
All'inizio del 1999 lancia una offerta pubblica di acquisto totalitaria su Telecom Italia, pagando a tutti gli azionisti un prezzo considerato equo dalla Borsa. L'operazione ha successo e Colaninno diventa presidente e amministratore delegato. Nel 2002 Colaninno acquista Immsi, nata dallo scorporo degli immobili della Sirti, società della galassia Telecom operante nel settore delle reti telefoniche, società operante nel settore immobiliare, trasformata da Colaninno in una Holding di partecipazioni industriali e quotata in Borsa.
Nel 2003 attraverso Immsi acquista Piaggio. Negli anni Piaggio cresce ed ora opera con diversi marchi, oltre al proprio: Vespa, Gilera, Scarabeo, Aprilia, Moto Guzzi, Derbi, Ape, Piaggio Veicoli Commerciali.
Nel 2008 viene costituita, in seguito a una iniziativa di Silvio Berlusconi, nasce la Compagnia Aerea Italiana, una società-veicolo che intende acquisire l'Alitalia, di cui Colaninno è stato presidente. Nel 2015 la Cai è azionista al 51% della nuova Alitalia con il 49% in mano a Etihad Airways.

 

 

Camera ardente e funerali in forma privata

Roberto Colaninno è morto nella sua abitazione di Mantova a palazzo Canossa, un edificio del Seicento nel cuore della città completamente restaurato dove abitano anche i figli Matteo e Michele con le rispettive famiglie. La salma si trova in casa dove sarà allestita la camera ardente ma solo per i familiari e i parenti più stretti. Roberto Colaninno, nonostante i suoi interessi finanziari e imprenditoriali spaziassero ormai da Pontedera all'Asia, era rimasto con salde radici mantovane ed era molto riservato. La stessa riservatezza che mantiene oggi la famiglia, chiusa nel suo dolore, che ha deciso per i funerali in forma privata senza ancora comunicare né la data né il luogo esatto.

Il sindaco di Pontedera esprime il cordoglio dell'intera città

"La vita di Pontedera e quella del marchio Piaggio sono intimamente legate da una storia straordinaria e conosciuta in tutto il mondo. Per questo la morte di Roberto Colaninno, presidente di Piaggio negli ultimi 20 anni, è motivo di cordoglio collettivo per l'intera città".
Lo afferma il sindaco Matteo Franconi, di Pontedera (Pisa), la cittadina dove ha sede la Piaggio con i suoi stabilimenti. "Durante le occasioni istituzionali in cui abbiamo costruito un rapporto franco e rispettoso della diversità dei ruoli - ricorda in una nota -, il presidente Colaninno ogni volta rispondeva alle mie sollecitazioni sulla necessaria centralità di Pontedera all'interno delle politiche aziendali affermando che solo la dimensione multinazionale acquisita da Piaggio ha consentito all'azienda di crescere e resistere alle trasformazioni economiche globali consentendo al gruppo di investire nella città in cui è nata".
Il sindaco Franconi riferisce che "Roberto Colaninno credeva che l'impegno sul versante dell'innovazione tecnologica dovesse essere il cuore del progetto di sviluppo anche nel nostro stabilimento: uno strumento indispensabile per cogliere il passaggio, anche culturale, dalle motorizzazioni termiche a quelle elettriche".
"Ogni volta che lo sollecitavo a porre massima attenzione alle istanze delle organizzazioni sindacali e alla tutela dei lavoratori - continua - e anche quando manifestava punti di vista diversi, non ha mai trattato con sufficienza, fastidio o superficialità i temi; rivendicava le proprie idee da imprenditore ma non denigrava mai le posizioni degli altri".
"Per Pontedera e per tutta la Toscana - conclude il sindaco Franconi - è di valore capitale che l'azienda metalmeccanica italiana più grande del Paese continui a dedicare strategie ed investimenti confermandosi un punto di riferimento per il nostro tessuto economico e produttivo e una leva importante di occupazione stabile. Alla famiglia, ai suoi affetti piu cari e a tutti i collaboratori di Piaggio le più sentite condoglianze".

Le reazioni

"Con profonda tristezza apprendo della scomparsa di Roberto Colaninno. Le mie più sincere condoglianze vanno ai figli Matteo e Michele e alla sua famiglia in questo momento di dolore". Cos', con una nota, il viceministro delle Imprese e del Made in Italy, Valentino Valentini. "Imprenditore di grande talento - ricorda - ha trasformato l'Olivetti prima di guidare la Telecom e poi la Piaggio. Con lui l'azienda di Pontedera è diventata un soggetto di primo piano in tutto il mondo, vero e proprio gioiello del Made in Italy. Con Colaninno se ne va un protagonista dell'economia italiana".

"Ci lascia Roberto Colaninno, presidente e ad della Piaggio. Un illuminato imprenditore che mancherà non solo alla sua famiglia ma anche ai tanti che ne hanno conosciuto le indiscusse capacità di visione e leadership". Lo ha scritto su Fb Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, commentando la scomparsa dell'imprenditore. "Saremo sempre grati - ha aggiunto - per il rilancio che ha dato ad una storica azienda con salde radici in Toscana. Che la terra gli sia lieve".

"Ho conosciuto Roberto Colaninno quando è stato protagonista di importanti iniziative nel campo industriale e finanziario. Poi in seguito con la Piaggio ha fatto di questa impresa, dalla salda storia italiana, una protagonista anche su mercati lontani dall'Italia con grande capacità imprenditoriale. Esprimo a Matteo Colaninno, che ho conosciuto nel suo intenso impegno con i giovani di Confindustria e poi in Parlamento, ed a tutta la famiglia la mia vicinanza personale e la mia partecipazione a questo lutto, che colpisce non soltanto loro ma tutto il sistema produttivo ed imprenditoriale italiano". Lo dichiara il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri.

"Roberto Colaninno ci ha lasciato. È stato un grande industriale e un grande uomo: un italiano che si era fatto da solo, apprezzato nel mondo per la sua intelligenza e la sua serietà. Un abbraccio ai figli e alla moglie, che tanto lo hanno amato e che tanto da lui sono stati amati". Lo scrive Pier Ferdinando Casini su Facebook.

"Matteo Renzi e tutta Italia Viva si stringono con affetto a Matteo Colaninno e alla famiglia nel ricordo del padre Roberto, imprenditore visionario e illuminato". Così in una nota l'ufficio stampa di Italia Viva.

"L'imprenditoria lombarda e italiana perdono con Roberto Colaninno un protagonista assoluto nel panorama economico del nostro Paese. Figura carismatica e competente, Colaninno è stato artefice di scelte strategiche coraggiose e lungimiranti per le aziende che ha guidato". Così sui propri canali social l'ex sindaca di Milano Letizia Moratti. "Un impegno importante - aggiunge - come accaduto con il rilancio della Piaggio. Condoglianze alla famiglia".

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