Continua la protesta dei londinesi
nel giorno in cui è entrata in vigore l'estensione nella
capitale britannica dell'impopolare zona a emissioni ridotte
(Ulez) con tanto di super tassa locale per i veicoli inquinanti,
imposta dal sindaco laburista Sadiq Khan all'insegna di un piano
'green' per avere un'aria più pulita nella metropoli. Diverse
manifestazioni si sono tenute nella città, inclusa una davanti a
Downing Street, con automobilisti che esponevano cartelli e
perfino targhe di veicoli contro il primo cittadino e la sua
decisione di allargare la ztl a tutta l'area di Greater London.
E' stato criticato anche dal premier conservatore Rishi Sunak,
secondo cui l'espansione crea divisioni perchè colpisce
soprattutto quanti vivono fuori dalla zona centrale, comprese
molte persone economicamente svantaggiate. "Non è poi il momento
giusto per introdurla", ha aggiunto Sunak, considerando le
difficoltà per milioni di famiglie alle prese col caro vita
causato dall'elevata inflazione e con gli aumenti dei mutui dopo
la serie di rialzi dei tassi decisi dalla Bank of England. Khan
ha ribadito la sua volontà di tirare dritto respingendo le
polemiche riguardanti i costi da sostenere per poter circolare:
l'accesso per i veicoli inquinanti è infatti subordinato al
pagamento - 7 giorni su sette e 24 ore al giorno - di una tassa
quotidiana pari a 12,50 sterline, circa 15 euro. Per il sindaco
è "vitale" avere aria più pulita e migliorare la salute dei
londinesi, nonostante le riserve sul suo piano 'green' espresse
nei mesi scorsi perfino dal leader laburista Keir Starmer che
aveva sollecitato il primo cittadino a rivederlo. La caparbietà
di Khan, a fronte di un diffuso malcontento fra i londinesi,
potrebbe diventare un ostacolo per la sua riconferma nelle
elezioni per il sindaco in programma nel maggio 2024.
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