Assoutenti apprva la stretta varata
dal governo sugli autovelox, uno strumento troppo spesso usato
dagli enti locali per fare cassa e che lo scorso anno ha
garantito nelle grandi città introiti per quasi 76 milioni di
euro. Proprio Assoutenti qualche settimana fa aveva diffuso un
report in cui, dalla Telesina al Salento passando per le
Dolomiti, si evidenziavano le anomalie legate all'uso degli
autovelox in Italia.
Il comune che detiene il record di multe da autovelox è
Firenze, con 23,2 milioni di euro di proventi, seguita da Milano
(12,9 milioni) e Genova (10,7 milioni); Roma si ferma a poco più
di 6 milioni di euro. Non mancano però le incongruenze: Napoli
incassa appena 18.700 euro dagli autovelox, mentre il piccolo
comune di Paupisi in provincia di Benevento, grazie agli
apparecchi installati sulla temibile strada statale 372
"Telesina", ha incassato 1,5 milioni di euro.
"Siamo favorevoli alle multe verso chi supera i limiti di
velocità e a qualsiasi inasprimento delle sanzioni per i
trasgressori, a patto che i primi a rispettare le regole siano
gli enti locali, che non devono usare gli autovelox come
bancomat ma solo ai fini di garantire la sicurezza stradale",
spiega il vicepresidente di Assoutenti, Gabriele Melluso.
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