"Nonostante le proteste delle
principali associazioni di Ncc, le sentenze della Corte
Costituzionale e le indicazioni di enti terzi come l'Agcm e
l'Autorità di regolazione dei trasporti, il Mit sembra non
considerare le esigenze di mobilità dei cittadini italiani come
una priorità". Lo afferma in una nota Lorenzo Pireddu, general
manager di Uber Italia.
"L'eventuale obbligo per gli Ncc di un tempo minimo di attesa
di 30 minuti tra una corsa e l'altra - sottolinea - è solo un
palliativo rispetto alla proposta originale di 60 minuti. Non si
tratta di una questione di minutaggio: il principio dell'attesa
forzata è illegale e anticostituzionale, come dimostrano
sentenze europee a riguardo, e lede la libertà d'impresa. E
proprio di recente la Corte Suprema spagnola ha annullato un
provvedimento simile che introduce il tempo minimo di attesa di
30 minuti per gli Ncc in alcune città della Spagna, in quanto
non necessario, inadeguato e sproporzionato nonchè incompatibile
con il diritto costituzionalmente garantito alla libertà di
impresa. Bisogna rimettere al centro della discussione le
necessità dei cittadini".
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