Sequestrate al porto di Livorno,
da Guardia di finanza e Agenzia delle dogane e dei monopoli, 119
Fiat Topolino e 15 Fiat Topolino Dolcevita, mezzi elettrici e
guidabili anche dai quattordicenni con il patentino. La notizia
è riportata oggi da Il Tirreno. Secondo quanto scrive il
quotidiano, le macchine riportavano degli adesivi con la
bandiera italiana, motivo per il quale Gdf e Adm hanno
contestato a Stellantis la fallace indicazione sull'origine del
prodotto: non era made in Italy ma fabbricato in Marocco e
arrivato a Livorno su una nave merci.
"Per risolvere ogni questione è stato deciso di intervenire
sui veicoli in sequestro con la rimozione dei piccoli adesivi
previa autorizzazione delle Autorità", afferma una portavoce di
Stellantis. "L'adesivo in questione aveva la sola finalità di
indicare l'origine imprenditoriale del prodotto - spiega
Stellantis -. Infatti, il design della nuova Topolino, che è una
auto storica per Fiat sin dal 1936, è stato ideato e sviluppato
a Torino da un team di professionisti del Centro Stile FIAT di
Stellantis Europe S.p.A., società italiana. Peraltro, la Società
sin dal momento della presentazione del nuovo modello è sempre
stata chiara nel dichiarare che questo viene fabbricato in
Marocco. Riteniamo dunque di avere operato nel pieno rispetto
delle norme, comunicando in modo trasparente il Paese di
produzione delle Topolino, senza alcun intento decettivo nei
confronti dei consumatori".
Il sequestro è avvenuto mercoledì scorso e il reato
contestato è vendita di prodotti industriali con segni mendaci,
per il quale, riporta sempre Il Tirreno, risulta indagato il
procuratore della Stellantis Europa. Le bandiere tricolori sulle
portiere sarebbero state ritenute dagli inquirenti segni
ingannevoli per il consumatore finale. Le macchine, destinate
alle concessionarie automobilistiche per essere commercializzate
sul mercato italiano, si trovano ora in stato di deposito
giudiziario ai terminal Leonardo Da Vinci e alla Cilp, la
Compagnia impresa lavoratori portuali, dove sono sbarcate.
Urso: "La legge è uguale per tutti"
"La legge è uguale per tutti, in ogni settore. Quella norma fu da me realizzata quando ero consapevole del fenomeno della globalizzazione, soprattutto quando era impegnato a contrastare l'Italia sounding nel mondo e fu fatta nel 2003, quindi son passati vent'anni. E' una legge peraltro in piena sintonia con l'accordo internazionale di Madrid sottoscritto da 53 nazioni che si impegna a contrastare le indicazioni fallaci". L'ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso rispondendo a Venezia alle domande dei giornalisti che gli chiedevano di commentare il caso delle Fiat Topolino sequestrate perché prodotte in Marocco ma recanti un adesivo con il tricolore italiano. "Le indicazioni fallaci sono alla base dell'Italia sounding che è un fenomeno che ha colpito e colpisce le nostre produzioni di eccellenza e per questo è ovvio che dobbiamo tutelare chi produce il lavoro nel nostro Paese. E chi magari lo fa legittimamente in altri Paesi deve in tal contesto essere trasparente con i consumatori" ha poi aggiunto Urso.
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