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A Bruxelles in migliaia in piazza contro i tagli alla Audi

A Bruxelles in migliaia in piazza contro i tagli alla Audi

Gli slogan: "L'industria è nostra" e "Non siamo in vendita"

BRUXELLES, 16 settembre 2024, 19:14

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Circa 5.500 manifestanti (secondo la polizia) o più di 10.000 secondo i sindacati, sono scesi in piazza nella capitale belga oggi per esprimere la loro solidarietà ai lavoratori e ai subappaltatori di Audi Brussels, il cui futuro rimane incerto dopo l'annuncio della ristrutturazione all'inizio di luglio. Lo riporta l'agenzia Belga. Partiti dalla Gare du Nord poco prima delle 10.30, i manifestanti hanno raggiunto Place du Luxembourg intorno a mezzogiorno, esponendo striscioni come "L'industria è nostra" e "Non siamo in vendita". Nonostante la manifestazione sia stata punteggiata da frequenti scoppi di petardi, la polizia non ha segnalato alcun incidente. Al centro delle richieste c'era l'inclusione di tutti i lavoratori, compresi gli interinali e i subappaltatori, nel piano di licenziamento, nonché l'introduzione di una "vera politica industriale". In Place du Luxembourg, Thierry Bodson, presidente della FGTB, ha puntato il dito contro la coalizione "Arizona" e l'attuale governo, che sta mantenendo un "silenzio assordante" di fronte alla situazione dello stabilimento di Forest. "Non vediamo alcuna reazione da parte loro, a parte la volontà di smantellare la legge Renault, ridurre la protezione dei lavoratori e limitare i sussidi di disoccupazione (per la coalizione Arizona, ndr)", ha criticato, denunciando una 'politica di far sentire in colpa le vittime del sistema'. Marie-Hélène Ska, segretario generale della CSC, ha chiesto un piano sociale che includa tutti i lavoratori Audi, compresi gli interinali e i subappaltatori.
    "Ogni lavoratore merita rispetto per il suo contributo a questo modello di produzione", ha sottolineato. Come Bodson, anche lei ha deplorato il silenzio dei leader politici e la necessità di una "vera politica industriale che preservi il tessuto economico locale". La sindacalista ha invitato i politici regionali e federali a mettersi attorno a un tavolo per trovare una via d'uscita all'attuale vertenza industriale. "Non possiamo lasciare che il Comune di Forest e la Regione di Bruxelles si assumano da soli la responsabilità di trovare una soluzione per il futuro del sito", ha esortato.
   

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