Prima autostrada a pagamento al mondo, la Milano Laghi inaugurata 100 anni fa, fu il frutto della lungimiranza dell'ingegner Piero Puricelli, conte di Lomnago, che nel 1921 aveva fondato la Società Anonima Autostrade. Questo guardando ad un futuro di forte crescita della mobilità a motore in tempi in cui il parco veicolare in Italia (statistiche del 1923) era composto da 57mila auto, 25mila mezzi merci e 2.685 bus.
Anche il progetto - che comprendeva i caselli per il pagamento da 12 a 20 lire per i mezzi a 4 ruote e 9 lire per le moto - pur prevedendo una sola corsia di marcia anticipava di molti anni quelle che furono le linee guida su cui si sviluppo il sistema autostradale italiano.
La Milano Laghi era pavimentata con lastre di calcestruzzo spesse da 18 a 20 cm, e nella prima tratta inaugurata il 21 settembre 1924 univa la zona di Lainate a Gallarate (oggi A8) con caselli di ingresso e uscita ogni 5 km circa. Le due carreggiate erano larghe complessivamente dagli 11 ai 14 metri, con raggio delle curve non inferiore a 400 metri e pendenza massima del 3%.
La seconda tratta della Milano-Laghi, quella che andava da Lainate a Como (oggi A9) per altri 24 km, fu aperta il 28 giugno 1925 e nello stesso anno venne inaugurato anche il prolungamento da Gallarate a Sesto Calende (oggi A8/A26) per altri 11 km. In totale, sulla direttrice Milano-Varese, furono realizzati 17 caselli, 35 ponti e 71 sottopassi.
Per la costruzione di questa autostrada vennero utilizzati in media 4.000 operai ogni giorno, furono spostati in totale 2 milioni di metri cubi di terra. E cinque speciali betoniere fatte arrivare dagli Stati Uniti produssero il conglomerato ricavato da 200mila quintali di cemento e 65mila metri cubi di ghiaia (che proveniva dalle Cave Puricelli di Besuschio) per la pavimentazione e i 219 manufatti in calcestruzzo.
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