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Ford GN34, l'anti Ferrari cancellata per far posto a un suv

Ford GN34, l'anti Ferrari cancellata per far posto a un suv

Lungo e inutile iter negli Anni '80 a cui contribuì l'Italdesign

ROMA, 09 ottobre 2024, 16:11

Redazione ANSA

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Ford GN34, l 'anti Ferrari cancellata per far posto a un suv © ANSA/Hagerty / Courtesy Steve Saxty

Ford GN34, l 'anti Ferrari cancellata per far posto a un suv © ANSA/Hagerty / Courtesy Steve Saxty

Si chiama, in codice, GN34 è la Ford che avrebbe dovuto battere negli Anni '80 il dominio di Porsche e Ferrari nelle auto sportive stradali. Un progetto - come riporta Hagerty Media citando Secret Fords il cui autore è l'ex product designer Steve Saxty - che era nato attorno al 1982.e che venne cancellato quattro anni più tardi.
    L' idea era nata sull'onda lunga della vittoria alla 24 Ore di Le Mans 1966 della GT40 che aveva portato il nome Ford alla celebrità in ambito racing e che aveva dato il via a una nuova era per le Case automobilis,tiche americane In quel tempo un team di pianificatori di prodotto e ingegneri si era messo al lavoro per studiare (nella massima riservatezza) un nuovo modello capace di soddisfare la domanda di auto sportive e di lusso.
    Alla fine di ottobre del 1983, un documento strategico venne redatto da alcune delle menti più brillanti dell'Ovale Blu su questo tema. Vi era esposta l'ipotesi di realizzare una supercar di livello mondiale. Il progetto fu affidato alle Special Vehicle Operations (SVO) della Ford, la divisione specializzata in modelli ad alte prestazioni come la Mustang SVO e la Sierra Cosworth.
    La SVO - con 30 ingegneri, progettisti e addetti al marketing guidati da Mike Kranefuss - era perfetta per il lavoro soprattutto perché avevano una mentalità internazionale. E soprattutto conoscevano le risorse esterne necessarie per realizzare una rivale della Ferrari ma da vendere al prezzo di una Corvette o di una Porsche 944. Vennero identificate le due aree su cui lavorare per ottenere una Ford che fosse più veloce dalla GT40 su strada, cioè disegnare una carrozzeria adeguatamente sinuosa e adottare un motore ad alta tecnologia e ad alte prestazioni.
    Dopo aver esaminato opportunità con Lotus, Cosworth e Porsche la scelta cadde sul V6 Super High Output di Ford, progettato con Yamaha per equipaggiare il modello Taurus SH L'attenzione passò poi alla carrozzeria dell'auto ma visti i limitati numeri produttivi previsti i progettisti si rivolsero a risorse europee. opo aver esaminato alcune alternative (Heulliez e Chausson in Francia) si decise di affidare stile e fabbricazione alla Italdesign di Giorgetto Giugiaro.
    A Torino esisteva già un modello su cui lavorare: era la Maya un concept pensato per la Lotus ma poi rimasto invenduto.
    Italdesign astutamente chiese a Ford un motore V6 per equipaggiare il prototipo Maya. Fu una mossa geniale, e il concept divenne la base- per il progetto GN34.
    Per un confronto con lo stile interno nacque anche la Maya II ES della torinese Ghia - di proprietà della Ford - e successivamente anche un terzo modello in polistirolo chiesto a Giugiaro per 'vestire' una piattaforma di serie della Ford Sierra XR4Ti. Nel dicembre 1984 l'azienda decise che il progetto per sfidare la Ferrari 308/328 sarebbe stato quello di Italdesign.
    A Torino si costruì il prototipo marciante Maya EM (M per muletto) che nel settembre dell'anno successivo venne valutato nientemeno che da Jackie Stewart. Sul suo giudizio positivo, riferito direttamente al ceo Peterson si passò alla Maya II ES, molto più raffinata e originale, in teoria pronta per la produzione.
    Come spesso accade il lavoro affidato all'esterno trovò ostacoli proprio in azienda e Il vicepresidente dello stile Ford Don Kopka incaricò l'Advanced Design di Detroit di presentare una proposta. E ne chiese un'altra alla Ghia di Torino.
    In una successiva riunione il 'gioiello' Maya II ES di Italdesign fu quello scartato, lasciando in campo la proposta di Detroit (simile a Lamborghini) a confrontarsi con quella di Ghia. Un successivo clinic con proprietari di Ferrari, Corvette e Porsche alla fine del 1985 decretò il successo delle forme sinuose di Ghia.
    Ma la GN34 non aveva fatto i conti con le crisi ecomiche ed aziendali: nel luglio 1986 la svalutazione del 20% del dollaro e il drastico calo della redditività dell'auto portarono ad una dolorosa decisione.
    La supercar dell'Ovale Blu venne definitivamente accantonata e gli invstimenti vennero dirottati su un 4x4 voluto dall'emergente Bob Lutz. Era il primo suv di Ford, l'Explorer che non correva come una Porsche o una Ferrari ma che portò negli anni successivi molto denaro nelle casse di Dearborn.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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