"La situazione è davvero drammatica
perché le case dei principali case automobilistiche europee
hanno già annunciato la chiusura di interi stabilimenti non solo
in Germania, ma anche in altri paesi europei e anche altre case
automobilistiche, per esempio americane che producono in Europa
hanno annunciato drastici ridimensionamenti delle loro impianti
industriali". Così il ministro delle Imprese e del made in Italy
Adolfo Urso a margine del tavolo sui metalmeccanici. "Insomma in
questo momento abbiamo davanti un bollettino di guerra, la
chiusura di interi stabilimenti di auto in Europa e la rinuncia
ai progetti di realizzare le batterie elettriche nel nostro
continente. Dobbiamo intervenire subito - aggiunge Urso-
cambiando la politica industriale affinché sia sostenibile per
l'impresa e per il lavoro europeo rispetto alla concorrenza,
talvolta addirittura sleale di altri continenti".
Il ministro Urso, in vista del Consiglio competitività, ha
incontrato a Palazzo Piacentini i rappresentanti delle
organizzazioni sindacali del comparto metalmeccanico per
illustrare la posizione italiana sulla revisione dei regolamenti
nel settore dell'auto e della siderurgia. Giovedì sarà
presentato a Bruxelles il 'non paper' per anticipare di un anno,
al 2025, la revisione delle norme comunitarie sulle emissioni di
CO2 delle auto. "Il 28, tra poche ore, ci aspettiamo che gli
altri paesi europei convergono in questa direzione perché penso
che ci siano ormai la consapevolezza in Europa che occorre
intervenire subito per cambiare le regole e raggiungere la piena
sostenibilità".
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