La notizia dell'uscita di Carlos
Tavares da Stellantis "è molto negativa e del tutto
inaspettata". Così l'analista di Banca Akros spiega la reazione
del mercato all'indomani delle dimissioni del ceo del gruppo
automobilistico col titolo in caduta in Borsa.
Se è chiaro che Tavares abbia commesso errori nella gestione
del mercato statunitense la domanda che circola è se le azioni
correttive messe in campo dall'ormai ex ceo di Stellantis
potesse dare almeno qualcuno dei risultati sperati in un
contesto il cui la comunità finanziaria si fidava ancora di lui
e della sua capacità di gestire l'attuale situazione "difficile
e specifica dell'azienda". Dato che Tavares è stato il
protagonista della fusione tra Fca e Psa e della nascita di
Stellantis a quattro anni di distanza "le sue dimissioni hanno
chiaramente un'importanza simbolica con con conseguenze
difficilmente prevedibili e stimabili", sottolinea Banca Akros.
Per Morgan Stanley c'è da chiedersi se l'uscita di scena possa
preannunciare una nuova direzione strategica, creando incertezza
per gli investitori fino alla nomina di un nuovo amministratore
delegato.
Secondo Jefferies la notizia non è del tutto una sorpresa ma
lascia l'azienda senza un ceo in un momento in cui è necessario
prendere una serie di "decisioni critiche". Tavares era pronto a
dare un contributo per risollevare i risultati prima della sua
uscita dal 2026 ma è probabile che il consiglio di
amministrazione abbia disapprovato le sue proposte o il suo
stile di gestione, conclude l'analista.
L'uscita di un ceo e di un cfo in un periodo così breve non
ha precedenti, rileva Jp Morgan, e rappresenta una "sfida" per
gli investitori. Per quanto John Elkann abbia una buona
esperienza in diversi gruppi industriali, il che fornisce una
"solida base" per il momento, è improbabile prevedere un
miglioramento significativo degli utili nel 2025, fino a quando
la squadra al vertice non verrà ripristinata.
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