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Citroën: un secolo dall'accensione sulla Tour Eiffel

Citroën: un secolo dall'accensione sulla Tour Eiffel

Un'impresa resa possibile grazie al genio italiano di Jacopozzi

MILANO, 31 dicembre 2024, 11:09

Redazione ANSA

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Citroën: un secolo dall 'accensione sulla Tour Eiffel © ANSA/Citroën

Citroën: un secolo dall 'accensione sulla Tour Eiffel © ANSA/Citroën

Il genio creativo dell'italiano Fernando Jacopozzi ha portato André Citroën a vedere il suo nome e il logo del Double Chevron illuminati sulla Tour Eiffel dal 1914 al 1934, diventano un punto di riferimento inconfondibile nella capitale francese.
    Fernando Jacopozzi era un italiano, nato a Firenze, e trasferitosi in cerca di fortuna a Parigi quando aveva meno di vent'anni. La sua maestria nell'allestire le vetrine con le lampadine (invece che con la porporina all'interno delle bocce di vetro) lo portò al successo, tanto che in poco tempo Jacopozzi riuscì ad aprire un laboratorio tutto suo specializzato in decorazioni e ghirlande luminose. La sua maestria fu tale che illuminò l'Opera di Parigi, gli Champs-Elysées, i grandi magazzini, l'Arco di Trionfo, la Colonna di Place Vendome e la stessa Notre Dame.
    A quel tempo un altro personaggio di spicco per la sua creatività era André Citroën, uomo d'affari parigino che durante la guerra venne chiamato dal Ministro della Guerra francese per affidargli incarichi strategici. E fu in quell'occasione che incontrò l'italiano Fernando Jacopozzi. I due si piacquero subito e decisero di sviluppare insieme un progetto a guerra finita.
    L'occasione di collaborare arrivò qualche anno più tardi, nel 1922, quando Jacopozzi, ribattezzato "mago delle luci", si pose come obiettivo quello di illuminare la Tour Eiffel. Durante il primo incontro pareva che il progetto non potesse veder la luce dato che l'industriale Citroën aveva appena fatto degli investimenti importanti sui mezzi di produzione. Ma l'idea di vedere il suo nome sull'opera che aveva visto nascere e su cui aveva già fatto dei progetti (mai realizzati), lo attirava a tal punto che decise di firmare per avere l'esclusiva della torre per dieci anni.
    I lavori partirono immediatamente: un piccolo esercito di circensi, trapezisti e giocolieri, ex militari della Marina francese, scalatori e acrobati in genere iniziò a montare le strutture con le lampadine sui quattro lati della Torre, mente sull'isoletta della Senna vicina al monumento veniva creata una centrale elettrica da 1.200 kw capace di servire l'intera installazione.
    L'accensione della Tour Eiffel avvenne il 4 luglio 1924 e rimase illuminata fino al 1934 dando a Citroën enorme visibilità e costituendo per tutti i Parigini e per coloro che passavano per la Ville Lumière un punto di riferimento.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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