Sono iniziati utilizzando come 'muletto' un drone monoposto i collaudi del sistema di volo della Skyrider X1, la prima moto bimodale che Kuickwheel Technology - il colosso cinese degli scooter e dei monopattini elettrici con sede nella provincia di Jiangsu - aveva svelato attraverso il suo brand Rictor allo scorso Consumer Electronic Show (CES) di Las Vegas in gennaio.
Pur separato dalla parte 'due ruote' (o meglio due ruote + due perché in alcune situazioni, come atterraggio e decollo la Skyrider X1 si avvale di ruotini laterali a scomparsa) il prototipo del drone di Kuickwheel è impegnato nello sviluppo del sistema con quattro assi e otto eliche - un insieme realizzato in composito dicarbonio e alluminio aerospaziale - che assicurano la funzione 'drone'.
L'obiettivo del progetto è arrivare con la moto volante ad una velocità massima in aria di 100 km/h, con un'autonomia di 40 minuti. La presenza a bordo di un sistema di ricarica CC da 50 kW dovrebbe offrire anche una soluzione di ripristino dell'autonomia più comoda.
Il costruttore precisa che la Skyrider X1 si muoverà in volo principalmente in modalità autonoma. Questo per la presenza di una funzione di pianificazione automatica del percorso, per determinare la rotta ottimale in base alla destinazione e alla carica residua della batteria.
Grazie all'Ai regola altitudine, velocità e direzione in tempo reale in base alle condizioni meteorologiche e ai cambiamenti ambientali,. Naturalmente anche il decollo e l'atterraggio sono automatizzati.
Skyrider X1 sarà dotata anche di un sistema di controllo del volo a tripla ridondanza, per offrire la dovuta sicurezza anche in caso di guasto del motore. Questo grazie al sistema di protezione della batteria BMS e alla presenza di un paracadute integrato.
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