Dopo avere individuato le auto da rubare, tutti Land Rover top di gamma, servendosi di un 'jammer' inibivano i sistemi Gps, quindi forzavano la serratura e poi portavano via il veicolo, che veniva temporaneamente parcheggiato in un luogo ritenuto sicuro dove venivano manomesse le centraline elettroniche per impedirne la localizzazione.
A questo punto la vettura rubata veniva recuperata.
Era questo il modus operandi di un gruppo di ladri, tutti
napoletani, scoperti dai carabinieri e destinatari di una serie
di misure cautelari da parte del Gip di Modena: si tratta di un
46enne e di un 48enne finiti in carcere, di un 39enne ai
domiciliari e di un 38enne che ha ricevuto un obbligo di dimora.
I furti sono avvenuti in particolare nel modenese, e in altre
zone d'Italia, tra febbraio e maggio 2024.
Le indagini della Procura sono cominciate proprio nel
febbraio del 2024, in seguito alla presentazione della denuncia
di furto di una 'Range Rover', rubato all'esterno di un locale
pubblico di Modena. Nel giro di pochi giorni sono state rubate
tre auto identiche, a Reggio Emilia, Rubiera e Fiorano Modenese
, con valore dai 120mila ai 240mila euro, e così i carabinieri
hanno approfondito le indagini intuendo che si trattava degli
stessi criminali.
L'esame incrociato di numerose telecamere di
videosorveglianza e di lettori di targa, ha consentito poi di
individuare almeno quattro indagati, tutti con precedenti per
reati contro il patrimonio, che si spostavano con due
autovetture prese a noleggio nel napoletano e in pochi istanti
riuscivano ad aprire i lussuosi veicoli per poi dileguarsi. Poi,
tra un furto e l'altro, i quattro si intrattenevano in locali
pubblici. Due dei quattro presunti ladri sono stati indagati
anche per altri quattro furti di Range Rover commessi a Pescara,
Porto Potenza Picena (Ascoli Piceno) e Camerano (Ancona) lo
scorso maggio.
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