Ferrari muove un nuovo passo verso il futuro e svela la 296 GTB, berlinetta sportiva a 2 posti con motore centrale-posteriore 6 cilindri da 663 Cv accoppiato a un propulsore elettrico in grado di erogare ulteriori 167 cv. E' il primo V6 della storia per una vettura stradale del Cavallino Rampante, con un chiaro richiamo alla storica Dino da corsa degli Anni Cinquanta. Un bolide capace di fermare il cronometro sui 2.9 secondi nello scatto da 0 a 100 km/h, sui 7.3 secondi per arrivare a 200 km/h. L'auto col più elevato rapporto cavalli/cilindrata in circolazione, in grado anche di marciare soltanto a batteria. La prima nata già elettrificata di Maranello. Ce ne è abbastanza per scrivere un nuovo capitolo della Storia.
Con 296 GTB, Ferrari rivoluziona i propri cardini e introduce la nuova motorizzazione V6 turbo che si affianca ai propulsori a 8 e 12 cilindri. La seconda ibrida di Maranello, dunque, dopo SF90 stradale, ma - come detto - la prima a nascere già elettrificata. Il powertrain nel complesso eroga 830 cv. Il sistema elettrico plug-in (PHEV) della 296 GTB, assicurano, garantisce non solo un'elevatissima fruibilità e l'azzeramento della risposta al pedale, ma soprattutto 25 km di autonomia full-electric.
"Il nome della vettura - spiega Enrico Galliera, Chief Marketing and Commercial Officer di Ferrari - combina cilindrata totale (2,992 l) e numero dei cilindri, seguiti dalla sigla GTB (Gran Turismo Berlinetta) propria della migliore tradizione sportiva Ferrari. Si è voluto sottolineare l'importanza epocale che assume per la Casa di Maranello il nuovo motore V6, vero cuore pulsante della 296 GTB e capostipite di una nuova era che affonda le radici nell'esperienza ultrasettantennale di Ferrari nel mondo delle corse". La prima Ferrari dotata di V6 (allora in configurazione a 65° e cilindrata 1500 cc) risale al 1957 ed è la monoposto Dino 156 F2. Ciononostante, si è scelto di dare a questa vettura un nome tutto nuovo, anche perché il posizionamento e il segmento non sono in linea con quelli della Dino di allora. "Le linee - ricorda Flavio Manzoni, Chief Design Officer - attingono alla storia Ferrari, ma in chiave moderna. Il profilo disegna una vera e propria muscolatura. La coda è tronca, come da tradizione sulle sportive. Anche il lunotto verticale è studiato per ottimizzare la cabina, molto compatta. Più in generale, abbiamo seguito i canoni stilistici tipici di Ferrari ma rivisti in chiave attuale. Negli interni - prosegue Manzoni - abbiamo proseguito nella filosofia 'mani sul volante, occhi sulla strada'. Dal cockpit alla strumentazione, tutto è in linea con la massima soddisfazione e sicurezza di guida".
L'architettura della 296 GTB è caratterizzata da un motore turbo a 6 cilindri a 120°, accoppiato a un motore elettrico plug-in. Il V6, progettato e sviluppato da zero proprio per la 296 GTB dai tecnici di Maranello, prevede l'alloggiamento dei turbocompressori all'interno della 'V': ciò, oltre ad apportare significativi benefici in termini di compattezza, abbassamento del baricentro e riduzione di massa, favorisce il raggiungimento di elevatissimi livelli di potenza. Il nuovo V6 Ferrari stabilisce infatti il record di 221 cv/l per una vettura di serie in termini di potenza specifica. L'integrazione con il motore elettrico, per la prima volta a trazione posteriore, eleva a 830 cv la potenza massima della 296 GTB, e aumenta non solo la fruibilità della vettura nella guida di tutti i giorni (consentendole di circolare per 25 km in modalità full-electric) ma anche il divertimento grazie alla risposta immediata e costante dell'acceleratore. Il gruppo motopropulsore è composto da un motore endotermico V6 turbo, dal cambio DCT a 8 rapporti con Ediff - già visto su SF90 Stradale, Ferrari Roma, Ferrari Portofino M e SF90 Spider - e dalla macchina elettrica MGU-K posizionata tra motore e cambio e in asse con il motore termico. La frizione, posta tra motore termico ed elettrico, si occupa del disaccoppiamento dei due elementi in condizioni di marcia elettrica. Completano il powertrain della vettura la batteria ad alto voltaggio - diversa da quella di SF90 stradale, ma con le stesse celle - e l'inverter che gestisce i motori elettrici. "L'elemento distintivo del sound - assicura Michael Leiters, Chief Technology Officer di Ferrari - non solo è salvo a dispetto di un propulsore tutto nuovo, ma compie un ulteriore balzo in avanti grazie a numerosi accorgimenti: dal posizionamento del turbo allo scarico singolo, passando per la lunghezza omogenea dei tubi". Anche la 296 GTB, come già la SF90 Stradale, è disponibile in allestimento Assetto Fiorano per chi desidera incrementarne ulteriormente le prestazioni, specialmente in pista.
Ferrari 296 GTB sarà disponibile dal primo quadrimestre del 2022 a un prezzo di partenza di 296mila euro.
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