Sono iniziate in California le consegne dei primi cinquanta esemplari del Manx 2.0 - il nuovo dune buggy completamente elettrico - che sono stati distribuiti dopo un'attenta selezione a persone (definiti 'clienti beta') che aiuteranno con la loro esperienza a migliorare il modello di serie. Dopo un chilometraggio minimo pre-assegnato e un periodo di 12 mesi, i buggy Manx 2.0 verranno esaminati e i risultati discussi con il team Meyers Manx.
Si prepara dunque con una rigorosa metodologia, che rispecchia quella de fondatore Bruce Meyers scomparso lo scorso anno, il ritorno per il 2023 in chiave 100% green di una delle auto che hanno scritto pagine originali ma significative nella storia delle 4 ruote.
Presentato nel 1964 dalla Casa automobilistica statunitense Meyers Manx, il primo dune buggy era basato sulla piattaforma del Volkswagen Beetle e divenne rapidamente il simbolo dello spirito avventuroso e trasgressivo dei tempi.
Ora il dune buggy Meyers Manx torna ma in un formato 'no gas' che forse sarebbe stato vicino alla sensibilità ambientale dei figli dei fiori degli Anni '60. Bruce Meyers aveva mantenuto il controllo dell'azienda dal momento della sua fondazione fino al 2020, anno in cui il marchio è stato ceduto al finanziere Phillip Sarofim che possiede la PS Ventures e che è popolarmente noto per essere il fidanzato di Avril Lavigne.
La nuova proprietà, che ha affidato la guida della Meyers Manx al designer automobilistico Freeman Thomas, ha ora concretizzato il progetto del Manx 2.0, che sarà disponibile con due formati di batteria - 20 e 40 kWh - con un'autonomia elettrica compresa tra 240 e 480 km. Il nuovo e-buggy sarà a trazione posteriore, dotato di un motore elettrico per ogni ruota in modo da ottimizzare la trazione sulla sabbia. "Il Meyers Manx è sempre stato un simbolo di gioia, semplicità e purezza. È la soluzione alla complessità della vita - ha affermato Phillip Sarofim - Continuare l'eredità del Meyers Manx ci collega con l'ottimismo della cultura californiana degli Anni '60 che tutti possiamo condividere".
Proprio dal primo buggy progettato e realizzato da Bruce Meyers nel 1964 deriva - va ricordato - il corrispettivo modello Made in Italy, il Puma reso celebre dal film del 1974 'Altrimenti ci arrabbiamo!' diretto da Marcello Fondato e interpretato da Bud Spencer e Terence Hill.
Prodotto dalla omonima azienda romana fondata da Adriano Gatto, al modello italiano venne dedicata anche la popolare canzone 'Dune Buggy' degli Oliver Onions (https://www.youtube.com/watch?v=yrN3ZLD-1us) che fu utilizzata come colonna sonora del film record d'incassi nel 1974 con 11 milioni di biglietti venduti.
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