Dekra lancia l'allarme: ad ottobre 6,7 milioni di veicoli circoleranno senza revisione. E propone una soluzione: mantenere il posticipo delle revisioni che scadrebbero nei mesi di marzo, aprile, maggio, giugno e luglio ma scaglionare i mesi sui quali rimandare le revisioni posticipate, anziché sul solo mese di ottobre.
L'azienda che si occupa della revisione veicoli ha analizzato gli impatti della manovra che prevede il procrastinarsi al 31 ottobre delle scadenze per effettuare l'ispezione obbligatoria di tutte le tipologie di veicoli sul mercato italiano e, in virtù delle evidenze, ha deciso di portare all'attenzione di Istituzioni e associazioni di categoria una proposta di adeguamento che da un lato agevoli l'attività degli oltre 9.000 centri di revisione italiani, e per l'altro verso preservi la sicurezza su strada una volta terminate le restrizioni momentanee alla circolazione.
L'analisi parte dall'assunto che, prendendo come riferimento il numero dei centri italiani ed il conseguente massimo potenziale teorico di revisioni effettuabili in un mese, a norma di legge, non sarà possibile evadere, nel solo mese di ottobre (ovvero alla 'riapertura' dell'attività), tutte le revisioni posticipate oltre a quelle normalmente previste nel mese stesso.
D'altro canto non pare neanche percorribile la strada di un ulteriore posticipo delle scadenze dopo ottobre, perché accrescerebbe ancora il numero di veicoli non revisionati circolanti, impattando drammaticamente sulla sicurezza stradale. Da non sottovalutare, inoltre, che già il posticipo previsto nella norma attuale, mette a serio rischio di sopravvivenza finanziaria gran parte dei centri di revisione che, non dimentichiamolo, sono aziende private ma svolgono un servizio di pubblica necessità.
Tra marzo e luglio, infatti, si stima che saranno circa 6,7 milioni i veicoli che resteranno indietro con la revisione obbligatoria, cui si aggiunge un volume di circa 1,3 milioni dei veicoli in scadenza ad ottobre.
In definitiva, il mercato italiano si troverà nel mese di ottobre un volume totale di 8 milioni di veicoli con la revisione già scaduta e da sottoporre quindi ad ispezione al più presto.
Per cercare di moderare questa situazione di difficoltà, la proposta è quella di mantenere il posticipo delle revisioni che scadrebbero nei mesi di marzo, aprile, maggio, giugno e luglio ma scaglionare i mesi sui quali rimandare le revisioni posticipate, anziché sul solo mese di ottobre. In dettaglio: i veicoli da sottoporre entro il 31 luglio 2020 alle attività di visita e prova, potranno circolare fino a 5 mesi oltre la data di scadenza prevista; i veicoli con scadenza marzo 2020 potranno circolare fino ad agosto 2020; i veicoli con scadenza aprile 2020 fino a settembre 2020; i veicoli con scadenza maggio 2020 fino ad ottobre 2020; i veicoli con scadenza giugno 2020 fino ad novembre 2020 mentre i vecoli con scadenza luglio 2020 fino a dicembre 2020.
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