Il ragazzino di 14 anni che ha perso la vita questa mattina a Milano investito da un tram mentre era in sella alla sua bici e il bambino di sette anni morto ieri sera a Cesena dopo che è caduto dal seggiolino del padre ed è stato travolto da un bus, sono solo gli ultimi due casi di una lunga scia di sangue sulle strade italiane che ha coinvolto i ciclisti. Secondo i numeri dell'Osservatorio Asaps (Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale), che rielabora dati Aci-Istat, nei primi otto mesi del 2022 i ciclisti che hanno perso la vita sulle strade nell'immediatezza dell'incidente sono in tutto 105, tra cui quattro minori. A questi si devono poi aggiungere i decessi avvenuti a distanza di giorni o settimane negli ospedali dopo il ricovero in seguito all'incidente. I dati sono quindi parziali, perchè i numeri rischiano di essere sicuramente più alti. Dal report di Asaps il mese peggiore per i ciclisti è stato aprile con 20 decessi, seguono gennaio e maggio con 15, luglio e agosto con 12, giugno con 10, febbraio 11 e marzo 8. Più in generale sono 35 le piccole vittime della strada nel 2022, considerando però non solo quelli che hanno perso la vita mentre erano in bicicletta, ma anche coloro che sono morti in altri tipi di incidenti.
Furono 29 in tutto il 2021. L'Asaps ha anche raccolto i dati degli incidenti che nel 2021 hanno riguardato chi monta in sella ad una bicicletta o ad un monopattino elettrico. Sono in totale 1.282 gli incidenti che non hanno visto coinvolti altri veicoli.
Sul triste podio salgono Milano, con 590 sinistri, poi Roma con 141 e Genova con 106. Seguono Firenze con 96, Torino con 84 e poi Bari con 42. Sono invece 3.476 gli incidenti che hanno coinvolto biciclette e monopattini elettrici insieme ad altri veicoli. In testa alla classifica c'è sempre Milano, con 1.214 incidenti, poi Roma con 524, Bologna 320, Firenze 229 e Verona 174.
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