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Cellulari e buche, per gli italiani i primi pericoli in strada

Cellulari e buche, per gli italiani i primi pericoli in strada

Indagine osservatorio OpinionLeader4Future, 'più informazione'

MILANO, 12 novembre 2024, 14:26

Redazione ANSA

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Il 94% degli incidenti stradali ha fra le cause il fattore umano ovvero "comportamenti pericolosi" come parlare al telefonino o correre troppo forte ed è per questo che sono importanti informazione ed educazione stradale, anche nei confronti degli adulti: Silvia Frisina, vicepresidente dell'Associazione Familiari e Vittime della Strada, lo ha ricordato commentando i dati dell'indagine su informazione e sicurezza stradale svolta dall'Osservatorio Opinion Leader 4 Future, progetto sull'informazione consapevole nato dalla collaborazione tra Gruppo Credem e l'Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo (ALMED) di Università Cattolica.
    Secondo l'analisi realizzata dai ricercatori della Cattolica con l'istituto di ricerca Billendi su un campione di 500 persone rappresentative della popolazione italiana, il pericolo maggiore è considerato il telefonino. Per il 64% degli intervistati guidare guardando il telefonino è il rischio principale, seguito dalle condizioni del manto stradale (ovvero buche e lavori) per il 55%, mentre secondo il 54% il pericolo sono comportamenti scorretti e per il 49% eccesso di velocità.
    "I risultati dell'indagine - ha osservato Federica Biassoni, ricercatrice e Co-Direttore dell' 'Unità di Ricerca in Psicologia del Traffico: mobilità, sicurezza e sostenibilità' del Dipartimento di Psicologia dell'ateneo - sono interessanti in primis perché mostrano come sia in via di costruzione la consapevolezza diffusa che la principale causa di incidentalità è da rintracciarsi nel fattore umano, in particolare nei comportamenti rischiosi causati dalla distrazione o dalla violazione delle norme del codice della strada".
    Importante quindi più informazione. Per il 60% c'è un problema di informazione. Il 34% ritiene che si dovrebbe parlare di più di incidenti stradali e delle loro conseguenze, mentre il 26% stigma il sensazionalismo delle notizie. "Emerge la possibilità di sviluppare intorno al tema dell'educazione stradale programmi di sensibilizzazione e divulgazione trasversali alle fasce di popolazione" ha sottolineato Sara Sampietro, coordinatrice dell'Osservatorio Opinion Leader 4 Future, che ha parlato di "una formazione che potrebbe essere anche promossa come 'dovere morale' a favore della sicurezza personale e collettiva". Oltre a questo, secondo gli italiani, è importante migliorare la condizione delle strade (56%) e aumentare i controlli stradali (43%). Interessante in quest'ultimo caso, come la percentuale cambi a seconda dell'età: il 49% degli over 55 chiede più controlli mentre li vorrebbe solo il 35% degli under 45.
    "Parlare di sicurezza stradale diventa molto importante per non abbassare la guardia e attraverso il lavoro dell'Osservatorio Opinion Leader 4 Future" ha sottolineato Luigi Ianesi, Responsabile relazioni esterne di Credem.
   

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