I giovani mangiano circa il 60% della
verdura quotidiana consigliata e gli adulti l'80%: in tutti e
due i casi si mangiano meno verdure di quante ne servirebbero
per un'equilibrata alimentazione protettiva. E' quanto emerge da
una ricerca dell'Osservatorio Grana Padano che ha valutato le
abitudini alimentari di 5.500 italiani al fine di fornire i
consigli per migliorare le difese immunitarie e difendersi
dall'influenza. Dai risultati dell'indagine emerge che lo stile
alimentare adottato dagli italiani non aiuta a fermare i virus
influenzali e a migliorare i sintomi dell'influenza visto che
che non si mangia la giusta quantità di frutta e verdura: i
giovani (anni 14-18) mangiano meno verdura rispetto agli adulti
(anni 18-70) e mediamente consumano, tra verdura cotta e cruda,
217 grammi, gli adulti ne assumono 328 grammi. Entrambe le
quantità- spiega una nota- non sono sufficienti, secondo quanto
raccomandano le linee guida della Sinu (Società Italiana di
Nutrizione Umana) che consiglia 400 grammi di verdura al giorno
in maggioranza cruda (mediamente 2 porzioni da 200 g cadauna tra
cotta e cruda, come pomodori, sedano, finocchi, carote, ma anche
zucchine, melanzane, carciofi).
La ricerca rileva inoltre che, nel campione preso in
considerazione, non solo il consumo di verdura è insufficiente ,
ma anche la quantità di frutta consumata. Di frutta, soprattutto
quella di stagione, i ragazzi mediamente ne consumano 63 g, cioè
meno di un'arancia al giorno, e non superano i 200 g totali
quotidiani, a dispetto dei 450 g consigliati dalla Sinu (in
media 3 porzioni). Gli adulti, invece, arrivano a 290 g di
frutta al giorno
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