/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Coronavirus: Iss, troppo alcol aumenta rischio di infezione

Coronavirus: Iss, troppo alcol aumenta rischio di infezione

Picco di abuso in lockdown può aumentare rischio di violenza

ROMA, 22 aprile 2020, 16:13

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Il consumo di alcol non protegge in alcun modo dal Covid-19". Al contrario, abusarne aumenta il rischio di infezione perché "danneggia tutti i componenti del sistema immunitario". Inoltre, il consumo eccessivo in quarantena è particolarmente sconsigliato, perché può portare a sviluppare dipendenza ed è "strettamente associato al rischio di violenza, in particolare violenza nei confronti del proprio partner". A spiegarlo è un approfondimento su "Assunzione di bevande alcoliche e Covid-19", pubblicato sul portale dell'Istituto Superiore di Sanità.
    Tra le fake news che circolano in materia, una sostiene che birra, vino e distillati stimolino l'immunità al virus. E' vero invece l'opposto. L'alcol, spiegano gli esperti, aumenta il rischio di infezioni virali, inclusa quella da Sars-Cov-2, per diversi motivi, in primo luogo perché causa una riduzione del numero e delle funzioni dei linfociti B, le cellule immunitarie, che difendono l'organismo. Inoltre, l'alcol è un potenziale fattore di rischio per la polmonite anche attraverso altri meccanismi: "riduce il tono orofaringeo", aumentando il rischio di introdurre microbi nell'organismo, e "modifica la funzione dei macrofagi alveolari", deputati a ripulire gli alveoli polmonari da polvere e patogeni. L'Iss passa quindi in rassegna le principali notizie false su alcol e coronavirus, come quella in base alla quale un consumo pesante ucciderebbe il virus nell'aria inalata. In realtà "non disinfetta la bocca e la gola, e non dà alcun tipo di protezione". L'alcol (a concentrazione di almeno il 60%) "funziona come disinfettante della cute, ma non ha tale effetto quando ingerito nell'organismo". L'uso dannoso di bevande alcoliche durante il lockdown preoccupa gli esperti anche per un altro motivo, di tipo sociale: in quarantena potrebbe esser collegato, infatti, a "una potenziale crisi della salute pubblica", come messo in luce dall'articolo pubblicato su The Lancet Public Health. "Questo periodo di isolamento potrebbe portare a un picco di abuso di alcol, con ricadute in persone con problemi di dipendenza e potenziale sviluppo disturbi legati all'uso".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza