(ANSA)- ROMA, 10 AGO - Ingredienti freschi e cotture brevi e
poco elaborate sono i punti di forza della cucina giapponese,
nella quale si utilizza molto il pesce, ricco di acidi grassi
omega-3. L'utilizzo della soia, che grazie alla capacità di
'emulare' gli effetti degli estrogeni, ormoni sessuali femminili
sui recettori cellulari, ha un possibile effetto protettivo sui
tumori che dipendono dagli ormoni, e' invece il punto di forza
della cucina cinese, insieme a ingredienti come carni bianche,
maiale, pesce, riso e verdure. In questi regimi alimentari però
ci sono delle cose di cui tenere conto: prima di tutto il sale
contenuto nella salsa di soia in entrambi , poi le fritture nel
caso della cucina cinese e invece nel caso di quella giapponese
lo scarso contenuto di prodotti di origine vegetale e frutta,
anche per ragioni legate al territorio. Lo spiega in due
approfondimenti sul proprio profilo social Fondazione Airc per
la ricerca sul cancro. Se per quanto riguarda il contenuto di
sale nella salsa di soia può essere utile ricordare che in
commercio vi sono versioni a ridotto contenuto, per quanto
riguarda invece le fritture, in particolare quelle della cucina
cinese, occorre tenere presente secondo Airc che se troppo
frequente come metodo di cottura può essere dannosa per
l'organismo.
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