Buste termiche e siberini per
garantire al pesce la giusta conservazione, prestando molta
attenzione anche dopo l'acquisto, una fase che spesso viene
trascurata. Un imperativo sempre, ma sopratutto con le alte
temperature dell'estate, quando i consumi arrivano a toccare,
secondo un sondaggio di Api Associazione Piscicoltori Italiani,
i 29 Kg pro capite registarti nel 2022, con una produzione per
quello di allevamanto di 53 mila tonnellate. Sono i suggerimenti
di stagione del veterinario Sirio Fiorese, responsabile qualità
e sicurezza di Orobica Pesca, azienda storica bergamasca tra le
principali realtà italiane per la commercializzazione di
prodotti ittici che in estate mobilita quotidianamente quasi 8,5
mila Kg tra fresco e congelato destinati alla ristorazione e al
consumatore finale. In particolare occorre fare attenziione ai
prodotti mangiati crudi, ma anche per quelle specie come tonni,
tonnetti, sgombri, alici e aringhe, che a seguito di
interruzioni della catena del freddo, possono sviluppare
naturalmente istamina; si tratta di una tossina che potrebbe
causare delle reazioni simil-allergiche, che resiste anche alla
cottura.
Un'estate quella 2023 che si preannuncia all'insegna di qualità
di prodotto, grazie ad un'attenzione costante per il
mantenimento della catena del freddo che il prodotto ittico
richiede per la sua giusta conservazione. Un alimento ricco di
proteine altamente digeribili, e quindi leggero, ma al tempo
stesso fonte di preziosi nutrienti quali vitamine, sali minerali
e Omega 3 indispensabili nei mesi di caldo estivo.
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