Rientrare a ridosso del fine settimana o prendere ancora un paio di giorni di ferie prima di tornare al lavoro, per abituarsi poco per volta al cambiamento di abitudini di vita, creando una sorta di camera di decompressione virtuale tra le vacanze e la routine. E poi recuperare subito il 'jet lag' estivo, tenendo d'occhio la bilancia. Sono alcuni consigli del presidente della Società italiana di Medicina Interna, Giorgio Sesti per un ritorno all'insegna della salute.
"Dopo il riposo estivo - spiega - bisogna dare tempo all'organismo e alla nostra psiche di 'acclimatarsi' al cambio di scenario e fare un po' d'ordine dentro e fuori di sé". Il sonno, secondo l'esperto "è forse uno degli aspetti più trascurati del 'dopo-vacanze, alleato fondamentale della salute.
Dopo un periodo passato a tirar tardi, è necessario tornare a garantire il ritmo giusto ai ormoni e neuro-ormoni e quindi recuperare le ore di sonno perso e regolare il ritmo sonno-veglia, cercando di andare a letto sempre alla stessa ora e dormendo almeno 7-8 ore di fila".
Passeggiate, trekking e nuotate sono un 'tesoretto' delle vacanze da non sprecare. Bene quindi continuare a fare attività fisica anche una volta rientrati in città. Occorre poi mettere da parte gli sgarri estivi, per non essere 'sgridati' dalla bilancia. Gelato o aperitivo in più concessi in vacanza, associati ad una minore attività fisica, rischiano di tradursi in pochissimo tempo in 2-3 chili in più. Il consiglio di Sesti "è "tornare appena possibile ad un'alimentazione più sana e controllata, povera di grassi, sale e calorie provenienti da alimenti poco salutari e di scarso valore nutritivo".
Occhio poi alla pressione, perché soprattutto nel caso di repentini abbassamenti della temperatura, può aumentare rapidamente e in modo non trascurabile. Attenzione, infine, alla depressione negli anziani.
"Il rientro in città per molti significa spesso tornare ad una routine di solitudine - conclude Sesti - una depressioni che si può manifestare trascurandosi in tanti modi, dall'alimentazione, alla scarsa aderenza alle terapie ed è spesso vittima di insonnia".
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