Lo zucchero immesso in consumo in
Italia nel periodo 2020-2022 dal settore dei soft drink si è
ridotto di un ulteriore 13%, con una contrazione di 24mila
tonnellate. Lo rende noto Assobibe, associazione di
Confindustria che rappresenta i produttori di bibite analcoliche
in Italia. Il risultato supera del 30% l'obiettivo fissato da
Assobibe e dal ministero della Salute con l'ultimo Protocollo
siglato nel 2021 e che rappresenta - riporta una nota - l'ultima
tappa di un viaggio che dal 2008 ad oggi ha portato al taglio
del 41% dello zucchero immesso in consumo attraverso le bibite
analcoliche.
L'andamento, registrato e contenuto in uno studio dal titolo
"Il mercato dei soft drinks in Italia: impatto della categoria
sull'offerta calorica" condotto da Nomisma per Assobibe,
evidenzia come nel periodo in oggetto siano cresciute sia le
vendite delle bevande sugar free a scapito di quelle zuccherate
(+16%) sia l'offerta di bevande con un minor contenuto di
zucchero grazie agli investimenti realizzati dalle aziende
produttrici nella riformulazione delle ricette (+8%).
L'associazione di produttori di bibite analcoliche segnala
inoltre che secondo una ricerca di Euromedia Research per
Assobibe del maggio scorso 9 italiani su 10 (87,4% degli
intervistati e il 72% nella fascia d'età 18-30) si dichiarano
soddisfatti della varietà di bevande analcoliche presenti sul
mercato, oltre 7 italiani su 10 sono soddisfatti dell'offerta
delle bevande "zero" (es. senza zucchero, caffeina, teina) che
secondo il 64,4% degli intervistati hanno contribuito ad un
consumo maggiormente consapevole rispetto all'apporto calorico.
"Questi risultati - afferma Giangiacomo Pierini, presidente
di Assobibe - sono il frutto di un percorso che le imprese
aderenti ad Assobibe hanno intrapreso da anni con più Protocolli
di intesa siglati con il ministero della Salute, come conferma
della volontà del settore di contribuire responsabilmente a
contrastare gli effetti di un consumo eccessivo di zuccheri,
favorire la moderazione e diffondere stili di vita più
salutari".
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