L'emicrania è una malattia cronica
che ha un altissimo costo umano, sociale ed economico, eppure è
ancora percepita dai pazienti come 'invisibile'. L'approvazione
da parte del Senato, nel luglio 2020, del testo unificato del
disegno di legge per il riconoscimento della cefalea cronica
come malattia sociale invalidante ha rappresentato un primo
importante passo, ma in assenza dei decreti attuativi ancora c'è
molto da fare, soprattutto per una presa in carico adeguata dei
pazienti. È questo quanto sarà messo in luce durante un incontro
di Fondazione Onda, un tavolo istituzionale in modalità
virtuale, dal titolo 'Emicrania: proposte per una migliore
presa in carico dei pazienti' il 16 novembre.
Secondo i dati dell'Organizzazione Mondiale della Sanità,
l'emicrania rappresenta la terza patologia più frequente e la
seconda più disabilitante. Colpisce circa il 12% degli adulti in
tutto il mondo con una prevalenza tre volte maggiore nelle
donne.
L' evento rappresenta per Onda "un importante momento di
confronto tra tutti gli stakeholder - Istituzioni, comunità
scientifica, Associazioni di pazienti - per raccogliere un
impegno concreto e condiviso al fine di dare attuazione alla
Legge 81/2020, garantendo un'appropriata e tempestiva presa in
carico dei pazienti emicranici nonché un accesso equo e omogeneo
alle cure". Tra i saluti istituzionali previsti quello di
Marcello Gemmato, sottosegretario alla Salute, tra gli
interventi invece quello di Piero Barbanti, presidente Aic,
Associazione Italiana per la Lotta contro le Cefalee, e Anircef,
Associazione Neurologica Italiana per la Ricerca sulle Cefale,
di Alfredo Berardelli, Presidente Sin, Società Italiana di
Neurologia, di Paolo Calabresi, Presidente Sisc, Società
Italiana per lo Studio delle Cefalee, e di Lara Merighi,
Coordinatore laico nazionale Al.Ce - Alleanza Cefalalgici.
L'evento sarà introdotto da Francesca Merzagora, presidente di
Fondazione Onda.
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