Sono ora disponibili in Italia due
diversi farmaci per il trattamento dell'emicrania che si
assumono per bocca, Rimegepant e Lasmitidan, entrambi
appartenenti a nuove classi farmacologiche e già in commercio da
tempo negli Stati Uniti.
È quanto riferito da Paolo Martelletti, Presidente della
Fondazione Italiana per lo Studio delle Cefalee ed editore della
rivista The Journal of Headache and Pain. Secondo Martelletti i
farmaci aiuteranno a contrastare il pregiudizio che grava su
questa malattia, uno stigma pesante che colpisce fino a un
paziente su 5.
Il Rimegepant, spiega Martelletti della Sapienza Università
di Roma, è approvato sia per la prevenzione (da assumere a
giorni alterni) dell'emicrania sia per il trattamento acuto
delle crisi. Il farmaco agisce come antagonista del Peptide
correlato al gene della Calcitonina (CGRP) e va ad affiancare
gli anticorpi per lo stesso peptide.
Il Lasmitidan agisce sul recettore di un neurotrasmettitore,
la Serotonina tipo F, e, al contrario dei triptani, è sicuro sul
fronte cardiovascolare.
Gli studi clinici su entrambi i farmaci hanno mostrato una
elevata efficacia unitamente a pari tollerabilità e sicurezza.
In più, conclude, essendo somministrabili per via orale,
permetteranno un più agile utilizzo da parte dei pazienti,
quindi più ampia applicazione rispetto alle terapie correnti, in
modo da ridurre sostanzialmente lo stigma che grava su questa
patologia. Infatti, secondo quanto riferito sulla rivista
Neurology and Therapy, da Martelletti, almeno un paziente con
emicrania grave è sottoposto continuamente allo stigma di una
malattia ancora negata e trascurata.
L'Alleanza Europea per l'Emicrania e il Mal di Testa (EMHA),
un'organizzazione che rappresenta oltre 33 gruppi di difesa dei
pazienti di 23 Paesi europei, il termine "stigma" è stato
costantemente associato all'emicrania. Nonostante sia una
malattia neurologica che colpisce una persona su sette in tutto
il mondo, la società continua a percepirla come un semplice mal
di testa. I pazienti si sentono ignorati e trattati male, e c'è
una mancanza di comprensione ed empatia da parte di familiari,
amici, educatori e datori di lavoro. I politici non danno
priorità a questa patologia e chi ne soffre ha spesso difficoltà
ad accedere alle cure. Esiste uno spettro di esperienze di
emicrania, che va da lieve a grave, e il 20% delle persone che
soffrono di emicrania grave è maggiormente colpito dai
pregiudizi della società su questa condizione. L'EMHA ha
lanciato un progetto di sensibilizzazione sullo stigma nel 2023
per raccogliere informazioni e modificare il linguaggio
utilizzato per parlare dell'emicrania in modo da rispondere
meglio alle esigenze di coloro che soffrono della forma più
grave della malattia. I risultati di questo progetto saranno
presentati al Congresso europeo sulle cefalee che si terrà a
Valencia nel novembre 2023.
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