E' difficile, sulle base delle informazioni rese note, poter fare delle previsioni sul tumore che ha colpito re Carlo III, perchè la neoplasia diagnosticata "potrebbe essere di varia natura, dai tumori del sangue alla vescica. Niente può essere escluso". Di sicuro, l'incidenza delle neoplasie aumenta con l'avanzare dell'età e "va sfatata la falsa convinzione che negli anziani i tumori siano sempre a progressione lenta o indolenti". Di contro, è possibile intervenire con terapie standard anche per i soggetti in questa fascia di età e, laddove ciò non fosse ritenuto opportuno, si mira a 'tagliare una terapia su misura'. A sottolinearlo è Antonella Brunello, direttore ad interim dell'Unità operativa complessa di Oncologia 1 all'Istituto oncologico veneto (Iov) di Padova e responsabile dell'ambulatorio di Oncologia geriatrica Iov.
"L'incidenza dei tumori aumenta con l'età e l'andamento delle neoplasie anche nell'anziano è estremamente variabile. Tuttavia - spiega l'oncologa - il preconcetto che negli anziani i tumori abbiano necessariamente un decorso più lento, cosiddetto 'indolente', non è veritiero. Molto dipende dalla biologia del tumore: alcune neoplasie hanno un decorso più lento legato a caratteristiche biologiche, come in alcun tumori della prostata che nel soggetto anziano SPESSO non si operano perchè non hanno un rischio elevato e si decide quindi per una stretta sorveglianza. Altri tumori, invece, anche negli anziani hanno caratteristiche di aggressività pari a quelle che hanno in soggetti giovani, come per alcune neoplasie del polmone, della vescica o del colon. La sola età del soggetto non basta quindi a caratterizzare la neoplasia". Negli anziani c'è anche una prevalenza di tumori del sangue: "Vari possono essere indolenti, come la leucemia linfatica cronica; altri, come alcune leucemie mieloidi, sono invece aggressivi".
Il consiglio, afferma, è comunque di "prestare sempre molta attenzione ai sintomi ed effettuare indagini in caso di dubbi, soprattutto perchè, dopo i 70 anni, non sono più previsti screening di popolazione a livello nazionale". Sul fronte delle cure, invece, negli over 70 "le decisioni terapeutiche dipendono sia dalle linee guida per il trattamento del tumore da cui il soggetto è affetto, ma anche dalle caratteristiche del singolo paziente, con attenta considerazione del bilancio rischio-beneficio. Proprio recentemente e' stata pubblicata dall'Iss una linea guida sulla valutazione multidimensionale del paziente anziano, che prevede la valutazioni di vari elementi: dalla performance fisica, allo stato cognitivo all'umore, dai farmaci assunti, alla condizione sociale. Avendo un quadro completo, si decide se procedere dunque con i trattamenti standard di chemioterapia, radioterapia e immunoterapia, o se programmare la terapia sulle specifiche condizioni del soggetto".
Nel caso del re Carlo III, il messaggio che il sovrano ha voluto lanciare resta comunque "molto positivo": "Nella dichiarazione ufficiale si dice che il re ha scelto di rendere pubblica la diagnosi per aumentare la consapevolezza pubblica tra tutti coloro che nel mondo soffrono di cancro. Questo - conclude Brunello - è un messaggio positivo di speranza".
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