Tumore del pancreas: scoperto un meccanismo di resistenza alla terapia che in futuro potrebbe essere aggirato con nuovi farmaci. È il risultato di uno studio, pubblicato sulla rivista Cell Reports Medicine, condotto da esperti dell'Università Cattolica di Roma e Policlinico Gemelli Irccs, coordinato da Claudio Sette. Gli esperti hanno scoperto che il tumore sfugge ai farmaci chemioterapici mettendo in atto un 'rimescolamento genetico favorevole', giocandosi quindi le sue carte migliori per eludere le cure.
Il tumore del pancreas colpisce ogni anno circa 500 mila persone nel mondo; pur essendo il 14/mo tipo di cancro come incidenza, si tratta ad oggi purtroppo della settima causa di morte per tumore. Infatti, la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi è minore del 10%. Per resistere alle cure il tumore sfrutta un meccanismo genetico che si chiama splicing alternativo, ovvero crea degli stampi genetici (i cosiddetti Rna messaggeri, la base per la sintesi di proteine) ad hoc per produrre proteine di resistenza. In pratica, grazie allo splicing alternativo, a partire da un singolo gene si possono produrre differenti proteine a seconda dell'Rna messaggero che viene usato come stampo. Nel caso di questo tumore lo splicing (che è generalmente alterato nei tumori, compreso quello del pancreas) porta quindi a produrre proteine di resistenza alle cure.
"Paragonando tumori pancreatici di sottotipi diversi - spiega Sette - abbiamo visto che le forme resistenti hanno alla base, appunto, uno splicing ben preciso, che porta proprio a produrre proteine associate alla chemioresistenza. Il nostro studio, finanziato dall'Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, ha anche identificato un regolatore dello splicing chiamato 'Quaking' nei tumori del pancreas più aggressivi e che con la sua azione promuove la sintesi delle proteine che innescano la chemioresistenza". Attualmente sono già esistenti farmaci regolatori dallo splicing che potrebbero dunque essere impiegati anche per questo tumore. Ci sono inoltre terapie specifiche come il farmaco nusinersen usato nella atrofia muscolare spinale.
"La nostra scoperta apre dunque a nuove possibilità di cura per una tipologia di tumore che generalmente non risponde alle terapie esistenti", conclude.
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