Un centro e un percorso clinico-assistenziale dedicato ai sarcomi dei tessuti molli, tumori rari e complessi, saranno inaugurati a fine mese presso la Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.
"Nell'arco degli ultimi cinque anni - spiega Fabio Pacelli, direttore della UOC di Chirurgia del Peritoneo e Retroperitoneo e Associato di Chirurgia Generale all'Università Cattolica del Sacro Cuore, campus di Roma - abbiamo visto crescere esponenzialmente la nostra attività nel settore dei sarcomi del retroperitoneo, tanto da posizionarci per volumi di attività come uno dei primi centri di riferimento del Centro-Sud. Per questo, abbiamo deciso di istituire un Centro Sarcomi, che verrà inaugurato il prossimo 25 marzo". A questo è stato collegato un Percorso Clinico Assistenziale Sarcomi dei tessuti Molli, che faciliterà l'accesso dei pazienti attraverso lo Sportello Gemelli-Cancro a un percorso di cura articolato su reparti, sale operatorie, ambulatori, Day-Hospital dedicati e a un Tumor Board per la gestione multidisciplinare di queste patologie.
Tra gli ultimi interventi, quello su una paziente affetta da leiomiosarcoma della vena renale, un tumore raro (in Italia se ne registrano meno di 60 casi l'anno) originato dalle cellule muscolari lisce del vaso, operata con successo con l'ausilio del robot. "Questo intervento di asportazione di un leiomiosarcoma della vena renale con tecnica chirurgica robotica mini-invasiva rappresenta un first assoluto in Italia. Abbiamo pubblicato il caso su International Journal of Surgery Case Reports - prosegue Pacelli -. Per effettuare un intervento mini-invasivo e mirato solo sulla vena renale, risparmiando il rene, e anche in considerazione del fatto che la paziente era obesa, abbiamo dunque deciso di rimuovere questo tumore con il robot 'da Vinci'".
Per Antonio de Belvis, Direttore UOC Percorsi e Valutazione Outcome Clinici del Gemelli, "la vera sfida del Percorso è centrare le cure sui bisogni dell'assistito fin dal suo accesso allo Sportello Gemelli Cancro, a disposizione di tutti i cittadini assistiti dal SSN. Ma anche le decisioni cliniche più appropriate, in quanto definite da un team multidisciplinare, devono essere centrate sulla persona".
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