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Mieloma multiplo recidivato, Ok nell'Ue alla prima terapia Car-t per la fase precoce

Mieloma multiplo recidivato, Ok nell'Ue alla prima terapia Car-t per la fase precoce

Commissione Europea approva idecabtagene vicleucel

ROMA, 26 marzo 2024, 15:46

Redazione ANSA

ANSACheck

mieloma multiplo - RIPRODUZIONE RISERVATA

Approvata nell'Unione Europea la prima terapia con cellule Car-T in una linea precoce di trattamento per il mieloma multiplo recidivato e refrattario 'triplo esposto'. La terapia con Car-T decabtagene vicleucel ha infatti dimostrato una superiorità rispetto ai regimi standard nello studio di Fase 3 KarMMa-3, con una riduzione del 51% del rischio di progressione di malattia o di morte.
    La Commissione Europea ha concesso l'approvazione di idecabtagene vicleucel per il trattamento dei pazienti adulti con mieloma multiplo recidivato e refrattario che hanno ricevuto almeno due terapie precedenti, con progressione di malattia durante l'ultima terapia. Lo annuncia l'azienda Bristol Myers Squibb. L'attuale paradigma terapeutico per il mieloma multiplo comprende agenti immunomodulanti, inibitori del proteasoma e anticorpi monoclonali anti-CD38; tuttavia, numerosi pazienti recidivano e/o diventano refrattari a queste classi terapeutiche. Con l'aumento dell'utilizzo di queste tipologie di farmaci in regimi di combinazione, un gran numero di pazienti diviene triplo esposto nelle prime fasi del percorso terapeutico. Storicamente le opzioni di trattamento sono limitate per i pazienti con mieloma multiplo recidivato e/o refrattario triplo esposto con scarsi risultati come una sopravvivenza libera da progressione mediana di 3-5 mesi.
    "Poiché i pazienti affetti da mieloma multiplo sono esposti alle tre principali classi di terapia già nelle prime fasi del trattamento e continuano a presentare recidiva o ad essere refrattari - spiega Paula Rodriguez-Otero, del Dipartimento di Ematologia dell'Universita' di Navarra, a Pamplona, in Spagna - è fondamentale continuare ad aggiungere al nostro armamentario terapeutico opzioni terapeutiche innovative che possano potenzialmente fornire un controllo a lungo termine della malattia". 
   

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