Nuovi trattamenti sono in arrivo contro la leucemia mieloide acuta, tumore del sangue molto aggressivo che fa registrare ogni anno in Italia circa 3600 nuove diagnosi. Ad annunciare ulteriori avanzamenti della ricerca nella messa a punto di terapie sempre più mirate contro questa neoplasia è l'azienda giapponese Otsuka, che festeggia i suoi 50 anni di presenza e attività in Europa, dopo il recente via libera al primo trattamento orale per la leucemia mieloide acuta che offre ai pazienti un'alternativa alla chemioterapia per infusione endovenosa, caratterizzata dalla necessità di numerose e regolari visite in ospedale.
"Molti pazienti adulti con leucemia mieloide acuta - spiega Alessandro Isidori, dirigente medico Uoc Ematologia e Centro Trapianti, Azienda Sanitaria Territoriale Pesaro-Urbino - non sono idonei a chemioterapia intensiva. Ora è possibile somministrare a questi pazienti una terapia orale, alternativa alla chemioterapia, che si è dimostrata capace anche di migliorare la qualità di vita di pazienti e caregiver". "E' importante poter disporre di cure che limitano fortemente gli accessi in ospedale - aggiunge Davide Petruzzelli, presidente dell'Associazione La Lampada di Aladino ETS -. Le terapie orali in ematologia sono in grado di contribuire al miglioramento della qualità di vita. In una fase storica in cui stiamo ridisegnando i percorsi di cura, in un'ottica di prossimità, è importante ricordarsi delle determinanti che per il malato compongono la qualità della vita, da coniugare con l'innovazione terapeutica per massimizzare gli effetti".
Con oltre 500 dipendenti in Europa - presente anche in Italia con 70 dipendenti - l'azienda ha sviluppato negli anni trattamenti innovativi in vari ambiti come psichiatra, neurologia, malattie infettive, nefrologia, onco-ematologia, malattie rare e terapie digitali. Anche nel caso della nefrite lupica, afferma Carmelita Marcantoni, direttore della Uo di Nefrologia e Dialisi dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Policlinico Rodolico-San Marco di Catania, "è stato fondamentale riuscire a trovare cure innovative che migliorano la prognosi contro una malattia che può portare anche ad una perdita irreversibile dei reni". Cruciale pure l'ambito psichiatrico: "Il disturbo bipolare e la schizofrenia sono patologie molto diffuse tra la popolazione italiana, in cui almeno un terzo dei pazienti non riceve una diagnosi corretta e, quindi, nemmeno un trattamento efficace - sottolinea Andrea Fiorillo, presidente eletto Epa (European Psychiatric Association) -. I trattamenti resi disponibili sono capaci di rispondere ai bisogni non ancora soddisfatti di queste due patologie, garantendo efficacia a lungo termine e un buon profilo di tollerabilità".
"L'azienda ha investito 2 miliardi di euro in ricerca nel 2023 e stiamo puntando a sviluppare vari farmaci innovativi contro malattie rare. Lavoriamo anche ad un trattamento di precisione contro la Sla con mutazione del gene Fus", ha spiegato Alessandro Lattuada, amministratore delegato di Otsuka Italia, in occasione di un convegno a Roma per la celebrazione del mezzo secolo di attività in Europa, con la partecipazione di Kengo Otsuka, minister deputy chief of mission dell'Ambasciata del Giappone in Italia, e del responsabile comunicazione Otsuka Europe Fumihiro Harada.
Negli ultimi 50 anni, anche grazie alle collaborazioni con altre aziende farmaceutiche, Otsuka ha portato all'approvazione e al lancio diversi farmaci in Europa tra cui: uno dei trattamenti più utilizzati al mondo per la schizofrenia e per il disturbo bipolare, incluso nell'elenco dei farmaci essenziali dell'Oms; un trattamento per i pazienti adulti con nefrite lupica, malattia autoimmune cronica e invalidante; il primo trattamento orale per la leucemia mieloide acuta; il primo trattamento ad essere approvato per i pazienti affetti da rene policistico autosomico dominante, una malattia genetica rara fino ad allora orfana di trattamenti in grado di modificare il decorso della patologia; un trattamento orale per l'iponatriemia, ovvero dei bassi livelli di sodio nel sangue. Portata inoltre all'approvazione anche una molecola per il trattamento specifico della tubercolosi multifarmaco-resistente.
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