Complessivamente nel mondo c'è un atteggiamento positivo sui vaccini, ma ci sono zone dove lo scetticismo avanza. L'Europa in particolare è la regione dove si registra il minor grado di fiducia sulla loro sicurezza, con la Francia leader mondiale, mentre Azerbaijan, Russia e Italia sono i paesi più scettici sulla loro importanza. E' quanto emerge dall'indagine condotta nell'ambito del Vaccine Confidence Project e pubblicata sulla rivista Ebiomedicine. Il rapporto ha esaminato l'atteggiamento verso i vaccini di oltre 65mila persone di 67 Paesi. E' così emerso un clima di scetticismo in alcuni casi. Se Bangladesh, Ecuador e Iran sono gli Stati dove più si ritengono importanti, in Europa è vero il contrario. Anche se il grado di copertura vaccinale rimane alto, come quello di Nord e Centro America e dell'Asia, il Vecchio continente ospita 7 dei 10 paesi che mostrano più dubbi sulla sicurezza dei vaccini, tra cui la Francia (45,2%) e la Bosnia (38,3%), mentre nel resto del mondo la media è del 13%. Il minimo dei dubbi si è registrato in Argentina (1,3%), Etiopia (2,1%) ed Ecuador (2,2%). Gli anziani e i cattolici sono quelli con più una visione più positiva, mentre è nel Pacifico occidentale che si ha il maggior grado di incompatibilità religiosa con i vaccini. I paesi che danno meno importanza ai vaccini, per via dello scetticismo, sono Russia (17,1%), Azerbaijan (15,7%) e Italia (15,4%), contro una media mondiale del 5,8%. I tassi di vaccinazione più bassi si hanno nel sub-continente indiano, nell'Africa Sub-sahariana e nel Sud-est asiatico, per via della povertà, l'accesso limitato ai servizi vaccinali e la poca educazione sanitaria. Non tutti i paesi europei hanno tassi uniformi di vaccinazioni. Danimarca, Islanda, Romania, Austria, Moldavia, San Marino e Ucraina registrano i livelli più bassi in Europa dal 2000. Afghanistan, Pakistan, Nigeria e Siria sono invece i paesi con i maggiori problemi di resistenza alle vaccinazioni, anche per via del conflitto politico. I vaccini sono collegati alle preoccupazioni per interferenze, controllo e dominio di forze ribelli o straniere.
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