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Alice, mamma social è per vaccini obbligatori

Alice, mamma social è per vaccini obbligatori

Ho rischiato di perdere mia figlia, lotto contro disinformazione

ROMA, 12 maggio 2017, 19:05

Redazione ANSA

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Alice, mamma social è per vaccini obbligatori - RIPRODUZIONE RISERVATA

Alice, mamma social è per vaccini obbligatori - RIPRODUZIONE RISERVATA
Alice, mamma social è per vaccini obbligatori - RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Livia Parisi)  -  "Dopo aver visto mia figlia in fin di vita a soli 40 giorni dalla nascita a causa della pertosse, il mio obiettivo è diventato quello di lottare contro la disinformazione". A parlare è Alice Pignatti, 'mamma social' che per prima portò all'attenzione pubblica, con una petizione su Change.org, il tema dell'obbligo vaccinale per l'iscrizione a scuola, su cui è in preparazione un decreto legge.
    Fondatrice dell'associazione IoVaccino, Alice ha dedicato gli ultimi due anni di vita a combattere le notizie false che circolano sul web e sui social media. "Le mamme non sanno più cosa sia la pertosse, ritengono sia solo una tosse un po' più forte", spiega. Invece nel primo anno di vita uccide nel 5% dei casi. "Tutto è iniziato nel luglio 2015. Quando mi è arrivata la diagnosi la mia prima reazione è stata di incredulità, pensavo fosse una malattia ormai superata". La fase acuta è durata "forse un mesetto", racconta. "Quello che rimarrà indelebile nella mia mente è che mia figlia aveva attacchi di tosse che la mandavano in apnea. In questi casi non c'è una cura, puoi solo aspettare che passi. Ma sai che il bimbo rischia danni cerebrali, se l'ossigeno non arriva al cervello". Il contagio era avvenuto probabilmente nella scuola materna in cui Alice portava il figlio maggiore, e dove si erano registrati in quella stagione due casi di pertosse. Di qui la decisione di fare il possibile per migliorare la conoscenza sul tema. "Tutto è nato parlando tra mamme. Avevamo un gruppo su Facebook con cui a ottobre 2015 lanciammo una petizione su Change.org sulla vaccinazione obbligatoria per l'accesso alle strutture scolastiche. Nel giro di un mese, raggiunse 35mila firme. Il nostro movimento di informazione arrivò anche ai politici ai quali abbiamo presentato la Carta italiana per la promozione delle vaccinazioni. Siamo stati quindi contattati - prosegue - dall'assessore alla Sanità dell'Emilia Romagna Venturi, per capire se era possibile trasformare il nostro impegno in una legge regionale". Legge che è stata approvata e diventerà realtà dall'anno scolastico 2017-18. Oggi l'associazione IoVaccino ha 36mila like su Facebook e il sito rientra tra i due italiani (insieme a Epicentro dell'Iss) ad avere il bollino della Vaccine Safety Network dell'Organizzazione Mondiale della Sanità. "Abbiamo contribuito a creare una coscienza collettiva in controtendenza rispetto alle false notizie circolanti sui vaccini", quindi, conclude "per noi è una soddisfazione sapere che l'obbligo vaccinale per l'iscrizione a scuola sia arrivato all'attenzione del Governo".
    Ma "è un primo importantissimo passo a cui ne devono seguire altri di tipo informativo e comunicativo". 

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