ROMA - "Umberto Veronesi faceva parte di una generazione di medici che hanno fatto la storia della medicina in Italia e che sono cresciuti all'interno dell'Istituto Tumori di Milano, il primo luogo di cura che ha approcciato la malattia oncologica con l'occhio della modernità". Lo afferma Pier Giuseppe Torrani, Presidente dell'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc).
"Tutti i malati oncologici, e AIRC in particolare, devono molto alla sua lungimiranza di medico e scienziato e alla sua instancabile tenacia nel perseguire l'obiettivo di terapie più umane, efficaci e accessibili a tutti". A Veronesi, ricorda, "si deve la nascita della Giornata per la Ricerca sul Cancro nel 1998, una delle attività più qualificanti di AIRC, che ancora oggi ogni anno informa la cittadinanza sui risultati raggiunti per la cura del cancro e sull'importanza di sostenere il lavoro dei ricercatori. Gli appassionati interventi di Umberto Veronesi al Palazzo del Quirinale, davanti al Capo dello Stato e alla platea di rappresentanti delle istituzioni e del mondo della scienza, facevano breccia nei cuori delle persone e moltiplicavano l'impegno collettivo a sostegno della missione di AIRC".
"Nel 2015, in occasione del Cinquantesimo di AIRC, Veronesi è stato insignito del Premio AIRC 'Credere nella Ricerca' per aver lanciato con Giuseppe Della Porta - conclude Torrani - una sfida storica a colleghi e cittadini in un'epoca in cui il cancro era un male innominabile per dare alla ricerca oncologica la visione e il sostegno necessari per rendere il cancro più curabile".
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