Da settembre ad oggi, ben 11 bambini sotto i 14 anni, sono morti a causa del virus. Mentre considerando anche gli adulti, sono state ben 112 le persone decedute e 588 i casi gravi che hanno previsto il ricovero in terapia intensiva. Fra questi ci sono stati anche due donne in gravidanza decedute. Ad aggiornare le stime è il bollettino settimanale Flunews, a cura dell'Istituto Superiore di Sanità (Iss). In particolare, nell'ultima settimana, la sesta del 2018, sono stati segnalati 12 casi gravi e 1 decesso, ma i dati sono in continuo aggiornamento. Praticamente tutti casi evitabili attraverso la vaccinazione, secondo gli esperti dell'Iss, perché seppure il vaccino non sempre evita l'influenza, ne previene le forme più severe. Quanto agli 11 bambini e ragazzi con meno di 14 anni deceduti, presentavano tutti condizioni di rischio. Diversamente dallo scorso anno, i livelli di mortalità negli ultrasessantacinquenni sono invece al di sotto dell'atteso. Sono però, precisano gli esperti, numeri sottostimati perché riguardano solo i casi in cui l'influenza è stata confermata da esame di laboratorio. Spesso sottovalutata, l'influenza uccide principalmente perché può provocare una polmonite virale primaria, quando il virus influenzale arriva direttamente ai polmoni e può essere letale, soprattutto per persone con condizioni di rischio preesistenti, come malattie cardiache e malattie respiratorie croniche. Ma può anche uccidere per le conseguenze che provoca, indebolendo l'organismo e rendendolo più esposto a infezioni batteriche, come la 'classica' polmonite da pneumococco.
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