Quando gli anticorpi si legano tra
loro e, in sostanza, fanno squadra, riescono a migliorare la
risposta immunitaria contro la malaria. Questo è il risultato di
una ricerca tedesca e canadese pubblicata su Science che
potrebbe contribuire a sviluppare un vaccino più efficace che
sia in grado di difendere l'organismo.
Lo studio è stato realizzato dal Centro tedesco per la ricerca
sul cancro di Heidelberg, in Germania, e dall'Hospital for Sick
Children di Toronto, in Canada.
Il compito degli anticorpi è di attaccarsi a bersagli specifici
sulla superficie dei patogeni in modo che possano bloccare il
loro sviluppo e distruggerli. Perché un anticorpo prevenga
efficacemente l'infezione, la sua affinità (cioè la forza della
sua interazione con l'agente patogeno) è fondamentale. Il
sistema immunitario in particolare riesce a moltiplicare quelli
con alta affinità per assicurarsi che siano presenti se il corpo
viene nuovamente infettato dallo stesso patogeno.
Tra gli anticorpi studiati, è stato trovato un gruppo che mostra
una caratteristica mai osservata prima che sembra essere
preziosa per il sistema immunitario: l'interazione tra loro.
Questo tipo di cooperazione ne migliora la capacità di
combattere la malattia.
Nelle regioni in cui la malaria è diffusa, le persone mostrano
spesso una certa immunità che impedisce un decorso grave della
malattia. Come conseguenza dell'esposizione ripetuta al
parassita della malaria, i loro corpi sono stati in grado di
migliorare le loro risposte immunitarie alla malattia.
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